La menopausa è una fase importantissima della vita della donna, viene attesa con molto timore, perché effettivamente i cambiamenti che porta con sé sono molti: la fine del periodo fertile è indubbiamente un evento di grande portata e questo non solo a livello fisico, ma anche psicologico e, in qualche modo, sociale. Molte donne affrontano la menopausa con disagio, vivendo i sintomi come fortemente invalidanti, talvolta chiudendosi in se stesse con il rischio di una terribile depressione. Un aiuto può arrivare dalla terapia ormonale sostitutiva.
Quando la menopausa ha un impatto che mina la serenità della donna è fondamentale far ricorso a un consulto di uno specialista. Già con il cessare del flusso mestruale la donna dovrebbe farsi visitare per controllare che tutti i parametri siano a posto, in quanto con il crollo degli ormoni che porta la menopausa accadono moltissimi cambiamenti fisici che possono avere ripercussioni anche serie. A maggior ragione una visita si rende necessaria quando una donna sente che i sintomi della menopausa sono davvero insopportabili e la sua quotidianità diventa totalmente invivibile. Per questo disagio esiste una cura, che consente di ridurre i disturbi della menopausa più comuni: si tratta della terapia ormonale sostitutiva.
Alla base dei fastidi della menopausa ci sono i cambiamenti ormonali. Con l’avvicinarsi di questa fase, infatti, le ovaie riducono il rilascio degli ormoni in circolo, finché estrogeni e progesterone scompaiono insieme al flusso mestruale. Questo è sicuramente il cambiamento più grande, ma che – ahinoi – può essere accompagnato da vampate di calore, calo del desiderio, secchezza vaginale, irritabilità, insonnia, alterazione dell’umore. Problematiche aggiuntive che si sviluppano nel tempo sono l’incontinenza urinaria (causata da disfunzioni del pavimento pelvico), osteoporosi e malattie cardiovascolari.
La terapia ormonale sostitutiva – o più comunemente TOS – è un trattamento farmacologico a base di ormoni che serve per compensare la diminuzione di quelli prodotti naturalmente dall’organismo. Questi ormoni possono essere esclusivamente estrogeni oppure associati a progestinici, proprio come accade con la pillola anticoncezionale. L’obiettivo in questo caso è ridurre tutta quella sintomatologia legata alla menopausa e che può colpire la quotidianità della donna.
C’è da dire subito che non tutte le donne possono seguire o hanno bisogno della terapia ormonale sostitutiva; trattandosi a tutti gli effetti di un’introduzione di ormoni nel nostro corpo, l’attenzione all’assunzione deve essere estrema e sempre controllata da un medico specialista. Questo perché è molto importante, come in tutte le terapie, che il dosaggio e i tempi di assunzione del farmaco siano personalizzati sui bisogni e le caratteristiche della persona che ne fa uso.
La terapia ormonale sostitutiva viene raccomandata in particolare nei seguenti casi:
L’assunzione della terapia ormonale sostitutiva può proseguire anche per molti anni, purché si tengano sotto controllo tutti i parametri.
La TOS è controindicata per le donne che hanno:
Nei primi tempi di cura la terapia ormonale sostitutiva può dare degli effetti indesiderati. Questi vanno subito comunicati al medico che ci ha preso in cura per rivalutare il dosaggio o un’eventuale interruzione, che può essere anche solamente temporanea. Tra i principali effetti collaterali della TOS ci sono:
In quest’ultimo caso è da appurare se ci si trovi di fronte a un vero e proprio ritorno delle mestruazioni: quando si è iniziato la terapia ormonale sostitutiva è possibile, infatti, che ci fossero ancora in circolo estrogeni prodotti dalle ovaie, che quindi si sono andati a sommare a quelli assunti con la terapia. È bene anche eseguire un’ecografia transvaginale per escludere polipi uterini, fibromi o cisti ovariche, che possano dare appunto il sanguinamento. Un maggior rischio di tumore al seno con la TOS esiste, ma gli studi su questo trattamento sono andati molto avanti negli ultimi anni: si è capito che correggere i dosaggi, la tipologia e i tempi della terapia sono fattori che possono tenere a bada questo pericolo e che non c’è motivo di non tentare questo trattamento se le condizioni lo permettono e, soprattutto, se la menopausa sta rendendo difficili le tue giornate.
Molte donne temono un aumento di peso con l’assunzione della terapia ormonale sostitutiva, senza considerare il fatto che la menopausa stessa dà un grande contributo al rallentamento del metabolismo basale. Già dopo i 35 anni, infatti, le donne cambiano forma del corpo e iniziano ad accumulare più grasso nella zona addominale: ciò è del tutto fisiologico e non c’è motivo di colpevolizzarsi. Ciò che è nelle nostre mani, invece, è la possibilità che abbiamo di mantenerci in forma: la terapia ormonale sostitutiva da sola non può risolvere nulla, ma deve essere associata a stili di vita sani. Potrai vedere anche da sola che il comportamento del tuo corpo è cambiato e, anche se sei sempre stata attenta alla linea e al movimento, noterai che serve qualche sforzo in più con la menopausa. Le abitudini vanno riadattate, magari con l’aiuto di un dietologo: consuma poco sale, evita i grassi e le cotture complesse, non dimenticare mai i prodotti che apportano calcio e continua a muoverti ogni giorno. Più che a dimagrire, in menopausa bisogna far attenzione a non ingrassare, con la giusta alimentazione e con i migliori comportamenti. Non trascurare nessun aspetto di te stessa: prenditi il tuo tempo, ascolta la tua nuova condizione e continua a svolgere la tua vita sociale per coltivare le relazioni e le tue passioni.
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