Diversamente da quanto si dice e si pensa, il ciclo mestruale non corrisponde al solo momento in cui assistiamo al vero e proprio flusso mestruale, ma comprende l’intero periodo che intercorre tra una mestruazione e l’altra e dura, di norma, 28 giorni. L’ovulazione non è altro che è una precisa fase del nostro ciclo mestruale, così chiamata perché in quei giorni le nostre ovaie rilasciano un ovulo. Ma perché questo avviene e cosa succede durante l’ovulazione? Continua a leggere per saperne di più su questa fase fondamentale del nostro ciclo.
L’ovulazione è il rilascio di una cellula uovo dall’ovaio nella tuba di Falloppio e quindi nell’utero. Le cellule uovo si sviluppano all’interno di specifiche cavità all’interno delle ovaie dette follicoli, nella cosiddetta fase follicolare. Vi sono moltissimi follicoli all’interno delle ovaie e a ognuno di essi corrisponde un solo ovulo ma non tutti matureranno fino in fondo. La crescita di follicoli e cellule uovo è stimolata dall’ormone FSH i cui livelli aumentano in questa fase. Durante l’accrescimento del follicolo cambia anche la parete uterina accumulando uno strato di sangue e sostanze nutritive a favore dell’impianto di un ovulo fecondato.
È dopo che il follicolo ha rilasciato la cellula uovo che si può parlare di ovulazione, in media verso il 14-15° giorno di ciclo. Da questo momento abbiamo circa 12-24 ore di tempo perché la cellula venga fecondata dallo sperma. In quel caso la cellula uovo potrà spostarsi verso l’utero per impiantarsi, altrimenti degraderà innescando il processo che porta alla prossima mestruazione. Il follicolo vuoto dopo la fine dell’ovulazione vera e propria inizia a produrre progesterone, sempre nell’ottica di favorire una gravidanza, che si combina alla produzione di estrogeni. La compresenza di questi due ormoni è alla base dei sintomi premestruali. La cellula uovo non fecondata e tutto il rivestimento dell’utero verranno espulsi con la mestruazione successiva.
Ci sono alcuni segnali comuni dell’ovulazione e altri invece molto soggettivi.
Come abbiamo detto, però, l’ovulazione non è uguale per tutte noi e alcuni sintomi potrebbero manifestarsi con intensità diversa a seconda della persona, non essere percepiti oppure non presentarsi affatto. È possibile che alcune donne durante l’ovulazione possano avvertire:
Ahinoi, per alcune donne l’ovulazione potrebbe non essere una fase del ciclo mestruale cosi piacevole. Secondo i dati, almeno il 40% delle donne sperimenta nella propria vita, sporadicamente o addirittura mensilmente, un’ovulazione dolorosa, anche chiamata Mittelschmerz, termine medico che letteralmente significa “dolore della metà del ciclo”. In genere, quello che si è avverte è dolore e tensione al basso ventre, con crampi simili a quelle delle mestruazioni, che viene percepito più intenso da un lato. Questo succede perché le nostre ovaie di mese in mese rilasciano l’ovocita in maniera alternata, quindi se ad esempio per quel mese è l’ovaio destro a rilasciarlo sarà lì che avvertiremo il dolore. Può trattarsi di una leggera fitta o di un forte fastidio, che nel peggiore dei casi potrebbe arrivare a causare una sensazione di nausea, e durare da pochi minuti a qualche ora. Potrebbero inoltre manifestarsi piccole perdite vaginali di colore rosa o marrone, altrimenti note come spotting. Nella maggior parte dei casi qualche dolore nella fase ovulatoria non ha particolari cause o conseguenze, tuttavia è un sintomo da non sottovalutare perché potrebbe essere il segnale della presenza di endometriosi o della sindrome dell’ovaio policistico. Rivolgersi a uno specialista è fondamentale per poter capire le cause e eventualmente intervenire nel modo giusto. Ma torniamo a guardare il bicchiere mezzo pieno, sapevi che esistono anche dei “sintomi” bellissimi dell’ovulazione? Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Conoscere il momento in cui sta avvenendo l’ovulazione è un grande aiuto se si è in cerca di una gravidanza, perché aumenta le probabilità di concepimento. I test in commercio funzionano come i test di gravidanza e si presentano in forma di stick che ha contatto con il flusso di urina riescono a intercettare la presenza dell’ormone LH, indice del picco ovulatorio (e dunque fertile) del ciclo mestruale. Si tratta di un arco temporale di circa quattro giorni che non per tutte le donne avviene alla metà esatta del ciclo. Per questo è importante osservare anche gli altri segnali del corpo (come la presenza del muco cervicale) per inquadrare in quale momento sia meglio effettuare il test.
Per quanto molto sensibili, questi test non sono infallibili ma può anche accadere che il nostro ciclo non raggiunga picchi di fertilità o sia anovulatorio, cioè avvenga senza che sia stato rilasciato un ovulo. In ogni caso, se osserviamo sempre risultati negativi nei test ovulatori è bene approfondire con l’aiuto del ginecologo.
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