A proposito di ciclo

Polimenorrea: cause e rimedi per il ciclo in anticipo

Ci sono periodi in cui il nostro ciclo è puntuale come un orologio svizzero, altri invece in cui potrebbe decidere di presentarsi con un certo anticipo rispetto alla regolare tabella di marcia. Questo non ci deve per forza allarmare: può capitare che il nostro ciclo mestruale non inizi sempre ogni mese allo scoccare dei canonici 28 giorni e occasionalmente si manifesti in anticipo. Se invece si tratta di un appuntamento ricorrente, allora le mestruazioni in anticipo potrebbero indicare la presenza di un’alterazione del ciclo mestruale, meglio conosciuta come polimenorrea.

La polimenorrea si definisce tale quando il ciclo per diversi mesi si manifesta in anticipo, prima che siano passati 21 giorni dal termine della mestruazione precedente. Questo significa che le nostre mestruazioni saranno più ravvicinate e più frequenti, con la possibilità che possano ripresentarsi anche due volte nell’arco dello stesso mese. A parte questo, non ci sono altri particolari sintomi o disturbi fisici associati alla polimenorrea. Talvolta, può capitare che il ciclo non solo si manifesti in anticipo, ma anche con un flusso più abbondante e che dura più a lungo. In questo caso si parla di poli-ipermenorrea.

Se il nostro ciclo arriva in anticipo, non è il caso di pensare subito al peggio. Le cause, soprattutto quando si tratta di episodi sporadici, potrebbero essere meno complicate di quanto pensiamo, come il cambio di stagione, un periodo di particolare stanchezza o di forte stress. Ci sono poi alcune particolari fasi della nostra vita in cui i cambiamenti ormonali che ci ritroviamo ad attraversare potrebbero “mettere a repentaglio” la regolarità del nostro ciclo mestruale. In pubertà, ad esempio, nel primo anno dopo la comparsa del menarca capita spesso che le mestruazioni non siano puntuali e che si presentino troppo poco o troppo spesso, per poi riassestarsi spontaneamente negli anni successivi. Passati un po’ di anni, la stessa situazione potrebbe ripresentarsi in perimenopausa, insieme agli altri tipici sintomi di questo periodo, come vampate di calore, sbalzi d’umore, variazioni di peso e affaticamento. Non è il caso di agitarsi nemmeno se prendiamo la pillola anticoncezionale e il ciclo arriva in anticipo, a patto che si tratti un caso isolato e che sia stata assunta regolarmente. Con le pillole a basso dosaggio più recenti, anche solo qualche ora di ritardo rispetto al normale orario di assunzione può causare mestruazioni anticipate. Tra le altre possibili cause della polimenorrea:

  • insufficienza luteale: la fase luteale, la terza fase del ciclo mestruale, va dal momento dell’ovulazione fino alle successive mestruazioni e coincide con lo sviluppo del corpo luteo, una ghiandola endocrina che ha il compito di produrre progesterone in grandi quantità. Se il corpo luteo non produce sufficienti quantità di questo ormone, il nostro utero si sfalderà più rapidamente e l’accorciamento della fase luteale provocherà un ciclo in anticipo. Questo è uno dei motivi per cui le donne che soffrono di polimenorrea potrebbero avere maggiori difficoltà a rimanere incinte: la fase luteale è infatti troppo breve perché si verifichi la fecondazione e l’impianto dell’ovulo. Il secondo motivo è che l’ovulazione molto spesso si verifica prima del previsto e può essere irregolare.
  • Infezioni e malate a trasmissione sessuale, come clamidia e gonorrea
  • Disfunzioni della ghiandola tiroide: in particolare l’ipotiroidismo, l’insufficiente produzione di ormoni tiroidee, potrebbe comportare un ciclo in anticipo con un flusso mestruale abbondante e prolungato
  • endometriosi
  • infiammazioni dell’utero
  • cisti ovariche o sindrome dell’ovaio policistico
  • adenomiosi
  • neoplasie uterine, tra cui fibromi e polipi della cervice o dell’endometrio
  • malnutrizione
  • tumori ovarici

Se non si tratta di un fenomeno una tantum, sarebbe il caso di contattare il nostro ginecologo di fiducia per raccontargli quello che sta succedendo e per effettuare i dovuti controlli. Gli esami a cui probabilmente ti sottoporrà possono essere:

  • Analisi dei dosaggi ormonali: un semplice prelievo di sangue che permette di analizzare il livello degli ormoni femminili presenti nell’organismo
  • Ecografia: esame del tutto indolore che serve per verificare le condizioni dell’utero e delle ovaie e la presenza di eventuali anomalie (ad esempio, la presenza di cisti)
  • Isteroscopia: per analisi più approfondita dell’interno dell’utero
  • Biopsia dell’endometrio: un esame che consente di prelevare una piccolissima porzione dell’endometrio per analizzarla al microscopio

Il trattamento della polimenorrea si basa sulla causa sottostante. Per questo è importante che venga identificata il prima possibile, per poter individuare il trattamento terapeutico più corretto e che meglio si adatta alle nostre esigenze.  In certi casi i contraccettivi estro-progestinici, come ad esempio la pillola anticoncezionale, potrebbe essere un utile rimedio per regolarizzare l’equilibrio ormonale. I contraccettivi però contribuiscono a bloccare l’ovulazione e quindi potrebbero non essere la soluzione migliore per le donne che invece stanno pensando di iniziare una gravidanza. Nei casi di insufficienza luteale, il medico potrebbe indicare l’uso del progesterone per via orale o vaginale per rimediare alla mancata o ridotta produzione di questo ormone. All’azione dei farmaci, quando necessari, è sempre utile affiancare un’alimentazione sana ed equilibrata, evitando sia il sottopeso sia il sovrappeso, la pratica di esercizio fisico in modo adeguato in base alle proprie necessità e capacità ed uno stile di vita che limiti quanto più possibile le situazioni di stress.

dina.pansini@corman.it

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