Un po’ come quel brufolo sul mento, che ricompare sempre nei momenti meno opportuni, la candida è un insopportabile disturbo intimo con cui prima o poi ognuna di noi ha avuto a che fare. Sì, perché non si tratta di una malattia, ma è la conseguenza di uno squilibrio che può avere numerose cause, alcune molto semplici da tenere a bada, mentre altre, purtroppo, difficili da evitare.
Ti sarà capitato, forse, di dover affrontare la temuta candida dopo una brutta influenza. Questo può essere dipeso dall’assunzione di antibiotici che ti ha prescritto il medico (perché non li hai presi di tua iniziativa, vero?), farmaci che permettono di guarire da infezioni batteriche ma che distruggono anche quei batteri considerati “buoni” e che alloggiano di norma nel nostro corpo: sulla pelle, nella bocca, nell’intestino, ma anche nella vagina.
La candida, o candidosi, è un’infezione micotica, causata cioè da un fungo. Nella maggior parte dei casi il responsabile della micosi è la Candida albicans, è a lui che dobbiamo tutti i sintomi più sgradevoli di questa vaginite. Viene definita infezione endogena, perché questo fungo vive già di norma nel nostro organismo, ma in alcuni casi prolifera e inizia a prevalere su altri microrganismi, fino a farsi sentire e persino vedere.
I 4 sintomi più comuni della candida, infatti, sono:
La candida potremmo dire quindi che non viene, perché c’è già. Popola infatti la flora vaginale, così come quella intestinale, dove è tenuta a bada dai batteri. Quando questo lievito prende il sopravvento significa che qualcosa nella perfetta convivenza di questi minuscoli organismi è venuto a mancare e che l’equilibrio si è rotto. A causare la vaginite da candida possono essere stati:
Va da sé che questo disturbo intimo non viene solo per questi motivi, ma può essere trasmessa da persone infette, anche se questa è solo in minima parte la causa della vaginite da candida. È possibile prendere la candida sia dal contatto con asciugamani, lenzuola contaminati, sia naturalmente da rapporti sessuali con partner infetti. Curarsi è fondamentale, perché altrimenti si entra in un circolo vizioso senza fine, in cui nella coppia la candida passa da una persona all’altra di continuo e addio vita amorosa.
Uno dei sintomi più seccanti della candida è il prurito intimo. Il primo passo per rendere meno fastidiosa la presenza della candida è iniziare una cura appropriata, che deve essere consigliata dal medico o dal farmacista. La candida si cura con gli antimicotici, in forma di pomata o di ovuli vaginali; tra i principi attivi più comuni ci sono il miconazolo e il clotrimazolo, ma vanno usati con estrema cautela. Il problema di questi rimedi, infatti, è simile a quello che si osserva per un uso improprio degli antibiotici: prenderne troppi e soprattutto male può portare a una resistenza da parte dei microrganismi, che diventano sempre più difficili da eliminare. Durante la cura, è possibile alleviare il prurito da candida con dei gel vaginali lenitivi pensati per il benessere intimo. In commercio esistono poi degli ovuli da inserire in vagina, solitamente a base di probiotici e acido lattico, proprio per riportare in equilibrio la flora batterica “impazzita”.
Ecco altri consigli da seguire mentre guarisci, cerca infatti di:
1. indossare indumenti freschi, in cotone e non aderenti;
2. se puoi, di notte indossa il pigiama ma non gli slip oppure proprio niente, perché così la zona intima traspira.
3. Non accanirti con lavande vaginali e detergenti, perché la situazione può peggiorare, visto che il pH non è più nella norma.
Il fungo della candida è ghiotto di zuccheri, anche più di noi in fase premestruale. L’alimentazione aiuta moltissimo la salute della donna: la menopausa e le mestruazioni, per esempio, hanno la loro dieta ideale per ridurre i sintomi. Pure la candida si può combattere a tavola, con cibi sì e cibi no. Anche se i dolci ci consolano quando siamo meno in forma, è bene evitare alimenti zuccherati durante la cura della candida: stop per qualche settimana quindi a succhi di frutta e altre bevande, alle merendine, ai biscotti e al cioccolato. Anche con i lievitati e i carboidrati bisogna stringere la cinghia: meno pane, pizza, riso e pasta, da sostituire con gallette, farro o prodotti con farine integrali. Lo yogurt (senza zucchero) diventerà il tuo più grande alleato contro questo disturbo, insieme all’aglio, la cipolla, gli asparagi e i carciofi.
La candida abbiamo detto che se ne sta di suo indisturbata nel nostro organismo, quindi l’obiettivo non è cacciarla via, ma farla ritornare al suo posto buona buona. La situazione si risolve solitamente in una settimana, massimo due, purché venga seguita la giusta terapia, accompagnata da qualche accorgimento che ti abbiamo suggerito. Lo sappiamo, tra prurito e perdite è uno strazio, ma fidati, finirà presto.
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