Vivere la sessualità

Fare sesso per la prima volta: le informazioni per vivere bene il momento

Spogliarsi per la prima volta davanti al partner, lasciarsi toccare, accarezzarsi l’uno l’altro e solo infine darsi piacere a vicenda: il primo rapporto sessuale, più che un momento, è un percorso, che culmina con l’incontro intimo di due corpi ma inizia da dentro, con consapevolezza e rispetto per se stesse e chi ci sta vicino.

La prima volta porta con sé un turbine di emozioni: queste vanno tutte ascoltate e soprattutto accettate. Non ci sono infatti emozioni giuste e sbagliate, ma emozioni che ognuna sente e che deve vivere pienamente, senza però farsene sopraffare. Avere qualche paura, sentirsi in imbarazzo o insicure è assolutamente normale e se qualcuno (un’amica, un familiare) tende a sminuire queste sensazioni sbaglia. Reprimere i timori senza confidarsi con nessuno rischia di rovinare la prima esperienza sessuale: un’ansia non affrontata, in particolare se non se ne parla con la persona con la quale si sta vivendo l’intesa fisica, può creare un vero e proprio blocco, portando con sé dolore e fastidi. Gestire la preoccupazione, invece, permetterà di lasciare più spazio a tutte quelle emozioni che consideriamo positive, come l’eccitazione, la curiosità, il piacere.

Quando sentiamo parlare di rapporto sessuale completo tendiamo comunemente a riferirci a quello che contempla la penetrazione della vagina da parte del partner maschio. In realtà, la prima volta è molto soggettiva e si può iniziare ad avvicinarsi a questo momento in molti modi. La masturbazione, per esempio, praticata vicendevolmente è a ogni modo un rapporto sessuale, che può essere affrontata sia per guadagnare confidenza con i rispettivi corpi sia se si vive questa prima esperienza con un’altra donna.

La penetrazione, invece, è l’atto con cui l’uomo inserisce il pene eretto nel canale vaginale, dilatato e ben lubrificato grazie all’eccitazione. Attraverso un coinvolgimento che è prima di tutto mentale, insieme a carezze, sospiri, stimolazione dei genitali con le dita, la vagina inizia ad ampliare il proprio diametro per accogliere l’organo sessuale maschile. Contemporaneamente, l’organo sessuale femminile inizia a produrre e rilasciare un muco che funge da lubrificante e fa sì che il pene possa scorrere senza attrito nel canale.

Durante la prima penetrazione è possibile che si rompa l’imene, una membrana che si trova alla base delle piccole labbra. Questa struttura non va immaginata come un muro impenetrabile, a differenza di quanto tramandato in maniera errata nella cultura comune, ma piuttosto come una “pellicola” più o meno elastica che protegge le zone intime. A parte poche eccezioni, l’imene presenta già dei fori ed è proprio da quelli che passano (anche prima di un rapporto) il sangue delle mestruazioni e le altre secrezioni vaginali.

Non esiste una risposta universale a questa domanda, perché ogni donna è diversa e ogni incontro con il partner è fatto di numerose variabili. Non è detto che il primo rapporto sessuale sia per forza doloroso, ma anzi sono molte le ragazze che riferiscono di non aver provato alcuna sensazione spiacevole.

La differenza tra una prima volta dolorosa e una serena la fanno l’anatomia della singola ragazza e lo stato mentale con cui si arriva al rapporto. L’imene, infatti, è una membrana che non presenta un numero elevato di terminazioni nervose e non è lui, quindi, l’unico responsabile di un eventuale dolore durante l’atto sessuale. A creare disagio, invece, sono la scarsa lubrificazione e la contrazione eccessiva dei muscoli della vagina. Se manca il coinvolgimento, se la donna arriva a fare sesso solo perché il partner lo ha chiesto con insistenza, se la paura è molta di più rispetto alla gioia e all’affiatamento, significa che i genitali (e la ragazza) non saranno pronti e, facendo resistenza alla penetrazione, genereranno solo sensazioni spiacevoli.

Oltre a questa casistica, ce ne sono altre che dipendono dalla natura dell’imene o da condizioni patologiche di cui non si era a conoscenza prima del rapporto. È per questo che è buona cosa vedere un ginecologo ben prima di fare l’amore, così da ottenere consigli preziosi e verificare che tutto sia nella norma.

Sulla base di quanto detto in merito al dolore, quindi, può succedere che la prima volta il pene non entri agevolmente all’interno del canale vaginale. Niente panico: può capitare. La regola numero uno in questo caso è quella di non forzare la mano: prendetevi del tempo, parlate, sfioratevi con delicatezza e incontratevi a metà strada, senza pressioni da nessuna delle due parti. Probabilmente i muscoli della vagina sono contratti per la paura di sentire dolore oppure i troppi pensieri impediscono di vivere liberamente il momento e l’eccitazione e la lubrificazione vengono a mancare. Non c’è niente di male a utilizzare dei lubrificanti artificiali, purché si scelgano quelli compatibili con il preservativo indossato.

Il sanguinamento dopo la prima volta è dato dalla rottura dell’imene, membrana poco innervata ma ricca di vasi sanguigni. Alla presenza di sangue non per forza corrisponde dolore, anzi, non poche ragazze raccontano di non aver sentito particolari fastidi, né di aver visto perdite.

Dopo il primo rapporto il sangue può uscire, ma ci sono prime volte dove il sangue non esce per niente. Perché? L’imene è una membrana che può essere anche molto elastica e che quindi può flettersi, accogliere il pene durante la penetrazione, e poi ritornare allo stato iniziale (o quasi). Altre volte, invece, si arriva al primo rapporto con l’imene già lacerato, perché può accadere che si rompa con dell’attività sportiva molto intensa o per un trauma. Ecco che quindi il concetto di verginità come ce lo hanno insegnato è tutto da dimenticare: non sono certo l’integrità dell’imene o la macchia sul lenzuolo a segnare il momento in cui la donna non è più vergine.

Sì, se gli spermatozoi raggiungono l’ovulo e la donna è nel suo periodo fertile, puoi rimanere incinta fin dal primo rapporto sessuale. Anche durante la prima volta vanno dunque usate tutte le precauzioni. La scelta migliore è impiegare il preservativo, perché protegge non solo dalle gravidanze indesiderate ma anche dalle malattie sessualmente trasmissibili: se prendi già la pillola contraccettiva per altri motivi non basta, in quanto le infezioni si fermano solo con un meccanismo di barriera. Dopo il primo rapporto completo è consigliato andare dal ginecologo, ma la verità è che farsi accompagnare già da prima verso questo momento potrebbe essere il modo migliore per arrivarci preparate. Per le ragazze più giovani quasi tutti gli ospedali offrono un servizio gratuito di consultorio, dove puoi recarti per fare le domande alle ostetriche, chiedere consigli e ottenere profilattici per proteggere te e il tuo partner.

Eleonora

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