Per chi soffre di cistiti ricorrenti, l’estate è il periodo peggiore. Vediamo quali sono le cause e i metodi migliori per liberarsi dei fastidi dovuti a questa infezione.
Se già durante l’inverno la cistite è fastidiosa, con l’arrivo dell’estate il problema diventa ancora più seccante.
Caldo e umidità sono due fattori che possono infatti facilitare l’insorgere della cistite e acuirne i tipici sintomi, come la necessità di urinare più frequentemente, il dolore addominale, il cattivo odore delle urine e il classico prurito intimo.
Una donna su tre ha avuto a che fare con la cistite in vita sua: questa infezione batterica è tanto fastidiosa quanto comune e viene contratta facilmente a causa della conformazione anatomica dell’uretra, che, essendo molto corta, rende semplice il passaggio dei batteri dalla vagina o dall’ano. In estate, con il caldo, questi fattori di rischio si moltiplicano e contrarre la cistite diventa ancora più facile.
Un tormento. Ecco cosa rappresenta la cistite per molte donne di tutte le età, soprattutto perché questa infezione, anche una volta curata, tende a ripresentarsi con episodi più frequenti e fastidiosi, soprattutto in estate.
Nell’85% dei casi la cistite è causata dall’Escherichia coli, un batterio intestinale che, per via della conformazione dell’uretra, risale il condotto e si annida con facilità nella vescica.
Ci sono diversi motivi per cui l’estate è il periodo dell’anno in cui il rischio di contrarre la cistite è più alto, una delle ragioni principali è la disidratazione: l’aumento delle temperature fa sudare di più e spesso non si riesce a integrare una sufficiente quantità di liquidi rispetto a quelli persi. La minore idratazione ha come conseguenza una minore produzione di urina.
Come se non bastasse, caldo e umidità creano un ambiente che facilita la proliferazione di microorganismi nell’area genitale e il loro spostamento verso la vescica.
Tra i fattori di rischio ci sono anche quelli tipici del periodo delle vacanze estive, quali costume bagnato e sabbia che, a contatto con la pelle, causano prurito e irritazione, così come l’uso di assorbenti interni e di indumenti aderenti e fatti di materiali sintetico.
In definitiva l’estate è il periodo peggiore per chi è già predisposto ad avere cistiti ricorrenti e prevenire è meglio che curare: a volte una cura preventiva per l’infezione può davvero fare la differenza, evitando la comparsa dei sintomi e i conseguenti cicli antibiotici.
Partiamo dalla base: per prevenire la cistite è davvero fondamentale assumere almeno 1.5 litri di acqua al giorno, in modo da produrre più urina e mantenere una regolare funzione intestinale. A tal proposito, essendo la stitichezza uno dei fattori predisponenti alla cistite, può essere utile anche assumere fermenti lattici per mantenere gli equilibri della flora batterica intestinale.
Per chi si conosce bene e sa che la cistite ricorrente è un fardello davvero difficile da eliminare, la soluzione potrebbe essere l’utilizzo di integratori naturali, come quelli a base di mirtillo rosso.
Quando i sintomi della cistite fanno la loro comparsa, la tentazione è subito quella di ricorrere agli antibiotici. Eppure, in questi casi gli integratori che contengono i principi attivi del cranberry, legandosi ai batteri che sono presenti normalmente nell’apparato urinario, sono capaci di contrastarne l’adesione alle pareti delle vie urinarie, favorendone l’eliminazione e contrastando una loro possibile risalita verso la vescica.
Un altro principio attivo rintracciabile negli integratori e utilissimo per contrastare le infezioni delle vie urinarie è quello presente nell’uva ursina. Questo principio attivo è l’idrochinone, un potente antibatterico ad azione disinfettante.
L’uva ursina ha inoltre proprietà diuretiche, decisamente utili in caso di cistite.
I batteri vengono eliminati tramite l’urina e anche per questo è essenziale favorire la diuresi con i corretti integratori e bevendo molto: il corpo deve essere drenato il più spesso possibile.
Altrettanto importante è fare particolare attenzione all’igiene intima, evitando l’uso di detergenti aggressivi che possono alterare la microflora batterica vaginale.
Un altro acerrimo nemico delle infezioni vaginali sono tutti i tessuti sintetici, che impediscono alla pelle di respirare. Stessa cosa vale per gli assorbenti: la cosa migliore sarebbe preferire quelli in cotone, in modo da lasciare che la pelle respiri e i batteri non si annidino.
Tutte queste precauzioni svolgeranno un ruolo davvero fondamentale per contrastare la ricomparsa della cistite, che si verifica in genere dopo un paio di settimane dalla scomparsa dei primi sintomi, quando l’infezione non è stata curata adeguatamente, oppure perché era particolarmente acuta.
Quindi bere tanto, fare molta pipì, usare gli integratori, preferire assorbenti di cotone e curare bene l’igiene intima: questo il vademecum per affrontare l’arrivo della stagione calda senza dover pensare al problema della cistite e a tutti i suoi fastidiosi sintomi.
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