Più o menopausa
Post menopausa: cos’è e quando inizia
La post menopausa sarà sempre più una fase centrale nella nostra vita. Imparare fin da subito a gestire, piuttosto che a subire i cambiamenti è fondamentale.
L’aspettativa di vita prevista per le donne in Occidente entro il 2030 è di 90 anni. Facciamo due conti molto semplici. Se già oggi una donna, che entra in menopausa mediamente intorno ai 50 anni di età, trascorre circa un terzo della sua vita dopo la menopausa, con l’aumento dell’aspettativa di vita questo periodo si allungherà ulteriormente. La post menopausa sarà sempre più una fase centrale nella nostra vita e sempre meno potrà e dovrà essere vissuta come una fase residuale da vivere con il freno a mano tirato subendone gli inevitabili cambiamenti. Proviamo a capire quali sono e come affrontarli.
Post menopausa: cosa significa?
La post menopausa, come dice il nome stesso, è il periodo successivo alla menopausa. Si definisce menopausa, dal greco “μήν” (mese) e “παῦσις” (cessazione), l’ultima mestruazione della donna. Nello specifico, la menopausa viene definita in modo retrospettivo: una donna è in menopausa quando è trascorso almeno un anno dall’ultima mestruazione. Quindi una donna è in post menopausa nel momento in cui le mestruazioni sono scomparse da più di 12 mesi consecutivi.
Menopausa e post-menopausa sono due delle fasi del climaterio
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Il climaterio è un periodo di transizione nella vita di una donna che porta alla cessazione della funzione riproduttiva e della produzione degli ormoni ovarici. È un periodo che ha inizio generalmente intorno ai 45-55 anni di età e durante il quale si succedono 3 diverse fasi:
- Premenopausa: è la fase che precede la menopausa, in cui l’attività ovarica e la produzione di ormoni cominciano a diminuire e i cicli mestruali a diventare irregolari. Durante la premenopausa potremmo iniziare a sperimentare alcuni sintomi tipici come vampate di calore e secchezza vaginale.
- Menopausa: è la fase in cui le ovaie smettono di produrre gli ormoni riproduttivi (estrogeni) e le mestruazioni sono cessate definitivamente da 12 mesi consecutivi. A questo punto si entra in post menopausa.
- Post menopausa: è una fase estremamene variabile che si conclude con l’inizio della senilità. In post menopausa il corpo inizia pian piano a funzionare con bassi livelli ormonali e i sintomi causati dalle fluttuazioni ormonali possono diventare una presenza meno ingombrante o scomparire del tutto.
Post menopausa: i sintomi
La sintomatologia che caratterizza la post menopausa è piuttosto variabile e soggettiva. Per alcune donne i sintomi sono meno intensi rispetto alla menopausa o addirittura inesistenti. Altre di noi invece potrebbero continuare a sperimentare ancora per un po’:
- Vampate di calore
- Sudorazione notturna
- Secchezza vaginale e rapporti dolorosi
- Calo della libido
- Pelle secca
- Insonnia
- Perdita di capelli
- Cambiamenti di peso
- Depressione
Un “sintomo” a cui prestare particolare attenzione in post menopausa è la metrorragia, ossia un sanguinamento uterino anomalo che si verifica in una fase della vita in cui non dovrebbe esserci. Perdite di sangue a livello vaginale che si verificano durante la post menopausa non sono un “classico effetto collaterale” della diminuzione del livello di estrogeni. Potrebbero essere “colpa” di piccoli taglietti causati dalla secchezza vaginale che causano delle piccole perdite dopo un rapporto, oppure di fibromi uterini o di infezioni come l’endometrite. In ogni caso è sempre meglio contattare il proprio ginecologo per poter approfondire la questione.
Altri “disturbi” della post-menopausa da tenere sotto controllo.
Come abbiamo visto, in post menopausa le ovaie producono una quantità molto ridotta di ormoni e la diminuzione del livello di estrogeni ci espone maggiormente a condizioni di salute come osteoporosi, malattie cardiache, disturbi ricorrenti del tratto urinario e atrofia vaginale.
Osteoporosi
La carenza di estrogeni influenza il processo di rimodellamento osseo che permette di “rimpiazzare” il vecchio osso con quello nuovo. La nostra massa ossea diminuisce, le ossa diventano più fragili e il rischio di fratture aumenta. Niente che non si possa prevenire agendo di anticipo: un’alimentazione sana e attività fisica regolare ci rendono più forti e tramite una MOC possiamo tenere monitorata la densità ossea per essere pronte ad intervenire con il supporto di uno specialista.
Malattie cardiache
Durante l’età fertile il nostro sistema cardiovascolare è protetto dagli estrogeni. Quando il loro livello diminuisce, il metabolismo subisce alcune trasformazioni che favoriscono l’aumento della pressione arteriosa e del peso corporeo. Due fattori che mettono in pericolo il nostro cuore. Anche in questo caso la prevenzione è l’arma migliore: una dieta sana, ricca di fibre e vitamine, esercizio fisico, niente fumo e un consumo di alcool non eccessivo sono le opzioni migliori. Oltre ovviamente agli esami di routine che ci permettono di tenere tutto sotto controllo.
Disturbi ricorrenti del tratto urinario
Anche il nostro benessere intimo potrebbe risentire di effetti collaterali dovuti al calo ormonale. In età fertile la vagina è abitata da batteri buoni e batteri cattivi che vivono in equilibrio tra di loro. La perdita di questo equilibrio, spesso combinata a stitichezza, piccole perdite urinarie causate dalla perdita di tonicità della zona pelvica e a secchezza vaginale, ci espone maggiormente al rischio di cistiti. Prevenire è possibile con alcuni piccoli accorgimenti. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Atrofia vaginale
L’atrofia vulvovaginale è un disturbo molto diffuso tra le donne in post menopausa che comporta un assottigliamento dei tessuti e delle mucose vaginali. Si manifesta generalmente con bruciore, prurito, secchezza vaginale e rapporti dolorosi, fino all’incontinenza. Fortunatamente i rimedi non mancano: trattamenti ormonali, laser vaginale, terapie non ormonali a base di acido ialuronico e vitamina E, lubrificanti e gel idratanti. Tutte soluzioni che possiamo valutare insieme al nostro ginecologo.
È vero, sono tanti i cambiamenti fisici, mentali ed emotivi da gestire. Andare in crisi è abbastanza comune, ma considerato il numero di anni che trascorreremo in post menopausa non è certo il caso di stare tutto questo tempo a preoccuparci e rimpiangere i bei tempi passati. Del resto, non stiamo parlando di una malattia, ma di una fase del tutto naturale nella vita di una donna, che come tutte le altre, ha le sue sfide e le sue tante opportunità. Viviamola in modo proattivo e dinamico, sfruttando le risorse terapeutiche a nostra disposizione, impariamo a riscoprirci, prendiamoci cura di noi stesse e della nostra qualità di vita con stili di vita sani e una corretta prevenzione. Gestiamo la post menopausa, e non subiamola.