Disturbi intimi

Perdite bianche e giallastre nelle bambine: di cosa può trattarsi?

Bambine con perdite vaginali bianche o giallastre? E’ normale? Colpa degli ormoni? Quando una mamma deve preoccuparsi? Effettivamente è fisiologico nelle bambine, così come nelle adolescenti e nelle donne adulte, avere delle lievi e costanti perdite intime: è un fluido che serve a mantenere il canale vaginale umido e pulito, favorendo anche la prevenzione di infezioni e irritazioni. Questo muco può essere sottile, denso, trasparente, bianco, appiccicoso oppure no. Anche giallo: spesso lo si vede così quando si secca sulle mutandine. Altre volte invece le perdite vaginali potrebbero segnalare alla mamma la presenza di un’infezione o di infiammazione, che sono piuttosto frequenti nelle bambine dal momento in cui iniziano a frequentare l’asilo o la scuola materna.

Perdite vaginali fisiologiche

Come dicevamo, non sempre la presenza di perdite vaginali è il segnale di qualcosa che non va. È normale che anche le bambine abbiano delle perdite intime del tutto fisiologiche. Ad esempio, nelle bambine appena nate l’assenza improvvisa degli alti livelli di estrogeni e progesterone scatena una reazione che provoca perdite bianche. Solitamente queste perdite scompaiono nel giro di 10 giorni, ma se persistono e diventano gialle o maleodoranti è consigliato chiamare il pediatra perché potrebbero essere il sintomo di un’infezione in corso. Allo stesso modo, è normale un aumento delle secrezioni vaginali intorno ai 9-10 anni, quando le bambine si avvicinano alla prima mestruazione (oggi l’età media del primo ciclo è a 10-11 anni): in questo caso la “colpa” è degli ormoni e il sintomo si accompagna allo sviluppo del seno, alla comparsa di qualche brufoletto e pelo pubico.

Perdite vaginali: quando non sono normali

Quando le perdite vaginali in una bambina sono associate a cattivo odore, prurito, bruciore, dolore, oppure il flusso cambia di colore e intensità, ecco questo non è più normale e probabilmente indica la presenza di un’infezione o di un’infiammazione. Le vulvovaginiti sono un problema ginecologo molto diffuso tra le bambine e la causa sta anche nella loro anatomia:

  • Le labbra sono piccole, poco sviluppate, prive di cuscinetti adiposi e peli pubici che possono fornire una protezione da agenti esterni.
  • La pelle vulvo-vaginale è sottile e delicata.
  • Il pH è neutro: manca la preziosa protezione degli estrogeni.
  • Rispetto ai maschietti poi, l’ano è anatomicamente molto vicino alla vagina, il che rende più facile la contaminazione fecale.

Tutto ciò rende vulva e vagina di una bambina più suscettibili ad infiammazioni e infezioni.

Vulvovaginiti nelle bambine: le cause

Le vulvovaginiti nella bambine sono spesso infiammazioni correlate all’utilizzo di detergenti irritanti, biancheria intima sintetica o stampata con colori tossici; talvolta anche le salviettine detergenti che si usano per i neonati o per l’igiene a scuola possono provocare irritazione con conseguenti perdite vaginali, se la pelle della bimba è delicata e intollerante.

Comunemente comunque l’infiammazione o infezione si sviluppa perché la piccola non ha capito bene come deve pulirsi quando va in bagno, ovvero dalla vagina verso l’ano e non viceversa. È l’errore più comune che fanno anche le mamme.

Altre possibili cause potrebbero essere:

Oggetti estranei

I corpi estranei nella vagina sono una causa molto comune di perdite vaginali nelle bambine. Quando iniziano ed esplorare il proprio corpo, non è raro che le bambine inseriscano degli oggetti nella vagina: la carta igienica è l’oggetto che viene più comunemente ritrovato, ma spesso anche piccoli oggetti o giocattoli. Le perdite vaginali, in questo caso, sono tipicamente di coloro brunastro e maleodoronti.

Sinechie delle piccole labbra

Un’anomala fusione dei margini delle piccole labbra che circondano la vagina che può rendere difficile visualizzare il meato uretrale (il buchino della pipì). Tutte le bambine nascono con le labbra aperte. La chiusura può avvenire in alcune bambine, generalmente a partire dalla seconda metà del primo anno e i 6/7 anni, a causa della secchezza della mucosa causato dalla progressiva scomparsa degli estrogeni materni in aggiunta ad altri possibili fattori come le infiammazioni da pannolino o il ristagno delle urine.

Infezioni da Candida

Le infezioni possono essere causate da un fungo, come nel caso della candida vaginale. Le infezioni da candida sono comuni nelle bambine sotto i due anni e diventano meno comuni una volta che la bambina ha tolto il pannolino. I sintomi più comuni sono prurito, bruciore, gonfiore, arrossamento e perdite vaginali biancastre dalla tipica consistenza a ricotta.

Infezioni batteriche

Le più comuni sono quelle di provenienza intestinale provocate dalla vicinanza delle feci (da cui proviene la maggior parte dei batteri) e “agevolate” dalle bambine che hanno molto spesso l’abitudine di toccarsi con manine non sempre pulitissime, soprattutto a scuola quando vanno in bagno da sole. L’infezione da Escherichiacoli, ad esempio, può manifestarsi molto spesso dopo un episodio di diarrea e causare perdite vaginali leggere, acquose e maleodoronti. L’ossuriasi, un’infezione intestinale molto comune in età pediatrica causata dai vermi ossiuri che, se ingeriti, colonizzano l’intestino, è un’altra possibile causa di vulvovaginiti nelle bambine. Si manifesta con un intenso prurito e secrezioni biancastre. Altre infezioni batteriche possono essere invece di origine respiratoria e trasmesse ai genitali inconsapevolmente dalle bambine attraverso le loro manine. Solitamente tendono a provocare secrezioni vaginali giallastre-verdastre e purulente.

Infezioni virali

Sono meno comuni di quelle causate da funghi e batteri. Il virus dell’herpes simplex è l’agente patogeno più comune e può essere trasmesso verticalmente durante il travaglio. Le bambine affette presentano solitamente eruzioni vulvari dolorose associate a una secrezione vaginale leggera e acquosa.

Lichen sclerosus

Una malattia infiammatoria della pelle che colpisce le zone genitali ed anali. Una condizione riscontrata raramente in bambine e ragazze, e più comune nelle donne in menopausa.

Cosa fare per prevenire e trattare infezioni e infiammazioni?

In caso di perdite vaginali nella bambina, che non passano e sono accompagnate da prurito, bruciore e dolore, occorre rivolgersi al pediatra per individuare la causa ed attivare l’eventuale terapia. Per il resto è utile verificare che la detersione della bimba dopo l’evacuazione o il bidet sia corretta ed eventualmente spiegare bene come fare: pulirsi e asciugarsi da davanti a dietro, utilizzando poco detergente, non aggressivo, meglio se specifico per l’igiene intima delle bambine. Un errore comune da evitare è quello di impiegare bagnoschiuma profumati per la doccia anche per l’igiene intima. E le salviette detergenti? Da usare all’effettivo bisogno, magari a scuola, e non come alternativa al bidet, preferendo quelle specifiche per l’età e il tipo di pelle.

Why Your Baby Has Vaginal Discharge – verywellfamily

Vulvovaginitis Toddler – Cleveland Clinic

Conoscere le infezioni vaginali – Humanitas Salute

Paediatric vaginal discharge – tandofline

Sinechie delle piccole labbra – Ospedale Pediatrico Bambin Gesù

dina.pansini@corman.it

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