Disturbi intimi

Da cosa può dipendere il dolore al seno? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Almeno una volta nella vita lo provano tutte, che sia forte o lieve, il dolore al seno può derivare da numerosissimi fattori, la maggior parte dei quali non preoccupanti.

Una sintomatologia estremamente soggettiva, per la quale molte donne vanno in allarme, non a caso il dolore al seno, o mastodinia, è ancora la prima causa di prenotazione delle visite senologiche.

Dolore emblematico dell’universo femminile, che spesso viene vissuto in modo molto ansiogeno, e associato a ipotesi di causa davvero catastrofiche, nella maggior parte dei casi è semplicemente riconducibile a uno sbalzo ormonale, specie durante il ciclo mestruale.  

In ogni caso, per tutelare il benessere psicofisico di una donna, una visita di controllo specialistica non può che essere d’aiuto, una diagnosi professionale e l’eventuale prescrizione di una terapia saranno sicuramente utili a riconoscere e risolvere questo problema. Scopri quali sono gli esami consigliati per ogni donna suddivisi per fascia di età.

Una prima analisi fai da te può essere utile, anche se, in caso di dolore molto forte o troppo continuativo, diventa fondamentale il consulto con un medico specializzato.

Le donne descrivono diversi tipi di dolore al seno: può presentarsi come un dolore acuto, che interessa tutto il tessuto mammario, come un  bruciore più localizzato, oppure come una tensione generica e un leggero ingrossamento, in quest’ultimo caso facilmente riconducibile a un’alterazione ormonale. 

In ogni caso esistono diverse cause della mastodinia:

  • Dolore al seno legato al ciclo mestruale
  • Dolore al seno tipico della gravidanza
  • Dolore al seno associato alla menopausa
  • Dolore al seno che indica la presenza di un tumore

È importante sottolineare che quest’ultima ipotesi è davvero raro che si verifichi. La mastodinia non è un sintomo tipico del tumore al seno, si stima, infatti, che solo in 1 caso su 200 possa essere questa la causa del dolore.

Questa è sicuramente la forma più diffusa di mastodinia. Il dolore al seno si presenta in modo ciclico, compare circa una settimana prima dell’arrivo delle mestruazioni e poi scompare gradualmente insieme al flusso.

 

Tipica avvisaglia del ciclo in arrivo,  si presenta sotto forma di un dolore lieve che solitamente si acuisce fino all’arrivo delle mestruazioni e poi scompare gradualmente nei giorni a seguire.

 

In questo caso, la causa della mastodinia è dovuta all’alterazione ormonale tipica del periodo premestruale, che coinvolge tutto il corpo, tessuto mammario compreso.

 

La cosa importante da sapere, e sottolineare, è che il dolore al seno che si prova in questo periodo, seppur fastidioso, non nasconde alcun tipo di patologia e, due volte su tre, la motivazione del dolore è proprio questa. 

Diverso è invece il caso in cui il dolore al seno si presenta dopo la menopausa, in assenza dunque di uno sbalzo sbalzo ormonale pronto a giustificarlo. Vediamo quindi quali possono essere le cause scatenanti.

Con la menopausa il corpo va incontro a numerosissimi cambiamenti, tra questi anche quello dei dotti lattiferi del seno. Può accadere anche in premenopausa, il corpo si “riorganizza”, ridistribuendo tutte quelle energie che prima erano concentrate sull’incentivare la riproduzione e mantenere il corpo fertile.

 

Ecco quindi che, in concomitanza con la fine delle mestruazioni, i dotti lattiferi dietro il capezzolo cambiano la loro conformazione, diventando più corti e larghi. 

Questo processo, che avviene in tempi più o meno brevi, può causare dolori e a volte anche la fuoriuscita di piccole perdite scure, un sintomo che spesso può generare ansia, ma che in realtà non denota niente di grave. Come sempre, però, una visita dal medico, anche solo per tranquillità, non può che far bene.    

Considerato uno dei primi sintomi della gravidanza, anche in questo caso il dolore al seno è dovuto a un’alterazione ormonale, da ricondurre però all’inizio di una gravidanza.

Compare spesso a seguito del concepimento, durante i primi mesi: un seno gonfio e dolorante è proprio il tipico avviso di avvenuta fecondazione, anche le areole cambiano aspetto, diventando più grandi e scure. Il corpo si prepara all’arrivo del bambino e il seno non è da meno.

Seno dolorante, nausea e sonnolenza, significano gravidanza? Certamente sono tutti sintomi tipici. In ogni caso, i cambiamenti del corpo e della psiche, legati alla gravidanza, sono sempre molto soggettivi. 

In generale, la struttura del seno cambia subito all’inizio della gravidanza, provocando dolore e gonfiore che, a volte, possono durare anche fino al parto, quando avviene la montata lattea.

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