A proposito di ciclo

Ciclo mestruale che cambia: i motivi

Ogni mese circa 20 milioni di donne in età fertile hanno le mestruazioni. E ciascuna ha il proprio flusso, con caratteristiche diverse. Le mestruazioni, infatti, non si possono standardizzare. Ad esempio, ci sono donne che hanno sempre un flusso di due giorni e altre di una settimana. Questo non deve stupire, dal momento che la quantità e la durata del flusso mestruale sono proporzionati allo stimolo a cui l’endometrio viene sottoposto da parte degli ormoni estrogeni. In pratica, se l’endometrio viene stimolato poco, si può sfaldare in modo minimo e le mestruazioni hanno una durata ridotta, mentre, quando l’endometrio viene iperstimolato, le mestruazioni durano di più.

Il discorso cambia però se il flusso mestruale cambia nel corso del tempo.  Perché in tal caso può essere il segnale di qualcosa che non va. In attesa di andare dal ginecologo, ecco alcune delle ragioni che possono cambiare il flusso abituale.

Le anomalie sulla durata del ciclo mestruale sono molteplici e sono riconducibili a diverse cause.

Può succedere che il ciclo salti un paio di volte nel corso dell’anno senza un particolare motivo; se però questi episodi si verificano con maggiore frequenza allora è opportuno indagare e approfondire.

Vediamo quali sono le situazioni che possono occorrere:

  • amenorrea: quando le mestruazioni non compaiono;
  • dismenorrea: quando le mestruazioni sono particolarmente dolorose e associate ad altri malesseri come nausea, mal di schiena, sbalzi d’umore…
  • ipomenorrea: quando le mestruazioni durano poco e sono caratterizzate da un flusso piuttosto scarse;
  • ipermenorrea: quando le mestruazioni sono abbondanti;
  • menometrorragia: quando le mestruazioni sono molto abbondanti e durano a lungo;
  • menorragia: quando le mestruazioni sono più lunghe dei canonici 7/8 giorni;
  • metrorragia: perdi
  • oligomenorrea: quando l’intervallo tra una mestruazione e l’altra si allunga superando i 36 giorni;
  • polimenorrea: quando le mestruazioni si presentano a distanza ravvicinata (solitamente meno di 25 giorni tra una e l’altra) e sono più abbondanti;
  • spotting: si tratta di piccole perdite marroni tra una mestruazione e l’altra.

L’ipomenorrea si verifica quando il ciclo mestruale si accorcia rispetto al normale e diventa anche più scarso. Le cause che comportano un ciclo scarso sono molteplici: 

  • Una dieta troppo rigida
  • Un periodo di forte stress
  • Avvicinamento alla menopausa

Il ciclo mestruale scarso può essere una delle conseguenze di una dieta troppo rigida. Chi segue una dieta fai-da te per dimagrire in tempi rapidi, rischia di eliminare una serie di alimenti che invece sono fondamentali, come la carne, la frutta e molte verdure. Senza pensare che in questo modo si toglie carburante all’organismo.

Inizialmente il corpo attinge dalle riserve per avere le energie necessarie per il funzionamento di tutti gli organi e apparati, ma quando le scorte esauriscono, tutte le funzioni dell’organismo rallentano, compresa l’attività ormonale. 

Ed ecco per l’appunto flussi più leggeri, che durano al massimo un paio di giorni. Cosa fare in questo caso? Per una settimana è opportuno scrivere su un diario tutto quello che si mangia: è utile per impostare insieme al nutrizionista una dieta più adatta alle proprie esigenze e, se necessario, per aiutare l’organismo a riformare le sue riserve anche con integratori a base di vitamine e sali minerali

Il flusso mestruale può cambiare in concomitanza a un periodo di forte stress. Una lunga fase di forti tensioni può causare un aumento nell’organismo di alcuni ormoni che interferiscono con l’ovulazione bloccandola e rendendo il flusso pressoché inesistente. 

Una prova di questa situazione si ha quando si effettua un dosaggio nel sangue della prolattina. Questo ormone aumenta sensibilmente durante la gravidanza. Non tutte le donne sanno, però, che può arrivare agli stessi valori anche in chi non aspetta un bimbo, ma è semplicemente in uno stato di stress esagerato. Cosa fare in questo caso? È consigliabile consumare ogni giorno alimenti ricchi di triptofano: questo aminoacido serve al corpo per produrre il neurotrasmettitore serotonina, che è utile per rilassare e per assicurare un buon sonno. È contenuto nel latte, nei formaggi duri, nei legumi e nelle le banane. Meglio aggiungere al proprio menù quotidiano anche la lattuga per il suo contenuto di lactarium, una sostanza che agisce da vero e proprio tranquillante. 

Se il flusso mestruale è cambiato e si ha un’età compresa tra i 45 e i 50 anni, potrebbe essere il caso di prendere in considerazione l’ipotesi dell’avvicinamento alla menopausa. Uno dei primi segnali della premenopausa è proprio il flusso che diventa man mano più leggero e breve del solito.

L’altro segnale è una riduzione nella durata del ciclo, per cui il flusso non compare più come è normale ogni 28 giorni, ma ogni 22-24. Sono responsabili di questo fenomeno la riduzione della produzione ormonale da parte dell’ovaio e un anticipo dell’ovulazione, che non avviene più intorno alla metà del ciclo, ma qualche giorno prima. Cosa fare in questo caso? Le soluzioni non servono a riportare il flusso nella norma, ma a risolvere quei disturbi che possono accompagnare gli anni che precedono la menopausa. Chi soffre di ansia, può bagnare un fazzoletto di cotone con tre, quattro gocce di essenza di rosa e tenerlo a portata di mano. Inspirare profondamente con il naso il profumo di essenza ha un effetto rilassante quando inizia la crisi.

Se invece cominciano le prime vampate, è bene curare di più l’alimentazione: i consigli sono quelli di consumare la soia almeno due volte alla settimana, utilizzare poche spezie e limitare il consumo di bevande e zuppe calde.

Si parla di ipermenorrea appunto quando il flusso mestruale è più abbondante del solito. È importante però capire qual è la causa dietro a questa anomalia:

  • Inserimento di contraccettivi intrauterini
  • Endometriti
  • Pillole contraccettive 
  • Fibromi

Una delle possibili controindicazioni degli apparecchi contraccettivi intrauterini può essere l’ipermenorrea. Esistono diverse tipologie di dispositivi, la più comune è sicuramente la spirale, che, se inserita, viene posizionata nell’utero e, soprattutto nei primi mesi, può esercitare una specie di stimolo della mucosa uterina provocando delle mestruazioni più abbondanti e intense anche come durata. In più, nei due o tre giorni precedenti l’inizio del flusso, possono comparire dei crampi, talvolta molto dolorosi. Cosa fare in questo caso? Per risolvere i crampi il medico potrebbe consigliare di assumere un farmaco anti-prostaglandine: rilassa la muscolatura dell’utero e previene il dolore. Inoltre, tutte le sere potrebbe essere utile bere una tisana preparata con un cucchiaio di fiori di camomilla: dà una mano a sciogliere la muscolatura contratta.

Anche infezioni dell’endometrio, endometriti, possono causare ipermenorrea, provocando accumuli di sangue che vanno a sciogliersi al momento della mestruazione.

L’uso di una pillola anticoncezionale con un dosaggio ormonale sbagliato può spesso provocare ipermenorrea. Succede con le pillole a basso dosaggio, se non adatte alla costituzione della donna che la assume: l’utero può interpretare male la modulazione ormonale indotta dalla pillola e stimolare le mestruazioni per un periodo troppo lungo.

Un flusso molto abbondante è anche il segnale più emblematico della presenza di un fibroma. Si tratta di una forma benigna che può svilupparsi nello spessore della mucosa uterina, oppure all’interno o all’esterno dell’utero. Il motivo per cui si forma non si sa ancora, ma è certo che gioca un ruolo importante la familiarità, per cui se la mamma ha avuto un fibroma, facilmente lo avrà anche la figlia. Cosa fare in questo caso? Quando è di dimensioni piccole in genere è sufficiente tenerlo sotto controllo con un’ecografia all’anno. Meglio segnarsi in agenda la data del controllo annuale, in modo da non dimenticarsene.

Quando ci troviamo ad affrontare un ciclo mestruale ballerino, che può variare a seconda del momento, della stagione, dell’umore o della dieta, è importante avere a portata di mano gli strumenti giusti per fronteggiare il problema, a partire dagli assorbenti.

Sia che si tratti di assorbenti interni che esterni, l’ideale è sceglierli ipoallergenici, in modo da ridurre il più possibile il rischio di irritazioni. Ancora meglio se fatti interamente di cotone, come tutti gli assorbenti Lady Presteril.

Chi utilizza quelli interni, deve ricordarsi di sostituirli almeno ogni due ore: se l’assorbente non viene cambiato di frequente, il sangue mestruale che viene assorbito crea all’interno della cavità vaginale un ambiente favorevole alla crescita di batteri nocivi. Per questa ragione ci si deve anche lavare con cura le mani sia prima di cambiare l’assorbente, sia al termine.

Attenzione, però, anche con gli assorbenti esterni. Perché il pericolo di infezioni e infiammazioni esiste comunque. Per questo vanno cambiati più volte al giorno: se il flusso è scarso ne vanno utilizzati tre, quattro al giorno, fino ad arrivare a dieci in caso di mestruazioni abbondanti.

dina.pansini@corman.it

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