Pillola del giorno dopo: tutto quello che c’è da sapere

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Sulla pillola del giorno dopo c’è ancora molta confusione nel nostro Paese, soprattutto tra le giovanissime. Tra la mancanza di un’adeguata educazione sessuale nelle scuole e l’imbarazzo di affrontare certi temi in famiglia, le informazioni che ci arrivano sono spesso sommarie e confusionarie. Così, non è raro che termini come pillola anticoncezionale, pillola del giorno dopo e pillola abortiva vengono utilizzati in modo inappropriato.

Che cos’è la pillola del giorno dopo?

Iniziamo subito con il fare chiarezza su un punto fondamentale: la pillola del giorno dopo è diversa dalla pillola anticoncezionale che viene assunta abitualmente da molte donne per prevenire il concepimento. La pillola del giorno dopo non dovrebbe essere un metodo sistematico per evitare gravidanze ma, appunto, una scelta di emergenza in caso si sospetti un concepimento indesiderato. La contraccezione di emergenza nasce principalmente per offrire alle donne un’ultima possibilità per ridurre il rischio di una gravidanza indesiderata, evitando così il ricorso all’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG). Esistono due metodi di contraccezione di emergenza: la contraccezione farmacologica, meglio conosciuta come pillola del giorno dopo, e la contraccezione non farmacologica che prevede l’utilizzo della spirale al rame. Dei due, attualmente il metodo più utilizzato è la pillola del giorno dopo.

Quando prendere la pillola del giorno dopo?

Come abbiamo detto, la pillola del giorno è una misura occasionale a cui poter ricorrere solo ed esclusivamente dopo:

• Un rapporto sessuale non protetto in cui non abbiamo utilizzato alcun metodo contraccettivo
• Un rapporto sessuale in cui abbiamo utilizzato un metodo contraccettivo in modo non adeguato: rottura del profilattico, fallimento del coito interrotto, mancata assunzione della pillola anticoncezionale, errore di calcolo dei giorni fertili, distacco senza sostituzione del cerotto transdermico, etc.
• Un rapporto sessuale non voluto e non consensuale

Esistono due tipi di “pillola del giorno dopo”

In farmacia sono disponibili due tipi di farmaci che agiscono come pillola del giorno dopo: la “pillola dei 3 giorni “dopo e la “pillola dei 5 giorni dopo”. L’azione è sempre di natura ormonale anche se con principi diversi. La prima tipologia contiene levonorgestel, un progestinico come quello contenuto nella pillola anticoncezionale ma a dosi decisamente superiori (circa 30 volte). Il secondo tipo contiene ulipristal, un modulatore selettivo del progesterone. In entrambi i casi si tratta di un’unica compressa da assumere il prima possibile dopo il rapporto a rischio: nel caso del levonorgestel entro e non oltre le 72 ore (3 giorni dopo), invece nel caso dell’ulipristal massimo entro 120 ore (5 giorni dopo).

Come funziona la pillola del giorno dopo

Entrambe le pillole hanno come scopo quello di prevenire una gravidanza interferendo con i meccanismi dell’ovulazione. La pillola dei 3 giorni dopo agisce bloccando o ritardando il processo di ovulazione, e quindi il momento in cui l’ovocita lascia le ovaie e inizia il suo viaggio per raggiungere l’utero e, se fecondato, impiantarsi. Anche la pillola dei 5 giorni dopo agisce in modo tale da inibire l’ovulazione e prevenire la fecondazione dell’ovulo, ma visto che può essere presa entro 120 ore potrebbe anche impedire l’impianto di un ovulo già fecondato. Per questo motivo ha destato alcune preoccupazioni di tipo etico.

Pillola dei 5 giorni dopo e pillola abortiva non sono la stessa cosa

Nonostante le preoccupazioni di alcuni, attribuire alla pillola dei 5 giorni dopo capacità abortive non è corretto. Secondo quanto stabilito dagli organi regolatori, la gravidanza ha inizio quando l’ovulo si impianta nell’utero. Come abbiamo visto, la pillola dei 5 giorni dopo agisce prima che questo avvenga e per questo è da considerarsi un metodo contraccettivo di emergenza. Diverso invece il meccanismo della pillola abortiva a base di mifepristone, anche conosciuta come RU-486. Sebbene il mifepristone, come l’ulipristal, sia un principio attivo appartenente alla categoria degli anti-progestenici, la sua azione è diversa. La RU-486 interviene al livello dell’utero, quando la gravidanza è già in corso, causando il distacco e l’eliminazione della mucosa uterina e quindi impedendo lo sviluppo dell’embrione.

La pillola del giorno dopo funziona sempre?

Più che di “pillola dei 3 giorni dopo” e “pillola dei 5 giorni dopo” dovremmo parlare di “pillole del prima possibile”. Entrambe hanno un’efficacia massima (intorno al 95%) se vengono assunte entro 24 ore dal rapporto non protetto. La pillola a base di ulipristal è tre volte più efficace di quella a base di levonorgestrel se assunta entro 24 ore, e due volte di più entro le 72 ore. L’efficacia diminuisce man mano che il tempo scorre. Se il rapporto è avvenuto quando l’ovulazione è già avvenuta, la pillola a base di levonorgestrel non ha alcun effetto, mentre la pillola a base di ulipristal può posticipare l’ovulazione. Nessuna delle due avrà effetto se l’ovulo si è già impiantato all’interno dell’utero. Ultimo, ma non meno importante: la protezione garantita dalla pillola del giorno dopo non è illimitata. La sua efficacia non si estende anche agli altri rapporti successivi, quindi fino alla comparsa delle mestruazioni sarà necessario utilizzare un altro metodo contraccettivo di barriera (come il preservativo).  La pillola del giorno potrebbe infatti ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali, coma la pillola anticoncezionale. E comunque, proprio come quest’ultima, non ci protegge da malattie sessualmente trasmissibili.

La pillola del giorno dopo ha degli effetti collaterali?

Come già detto, ricorrere alla contraccezione di emergenza non dovrebbe essere fatto a cuor leggero né come scelta frequente. La dose ormonale contenuta in questi farmaci è molto elevata e un uso ripetuto potrebbe sovraccaricare il metabolismo del fegato causando intossicazioni. Sono inoltre indicati alcuni effetti collaterali come: mal di testa, nausea, perdite e variazioni del ciclo mestruale, con la mestruazione successiva che potrebbe arrivare in anticipo o in ritardo a seconda del momento del ciclo in cui viene assunta la pillola. Se entro il mese dall’assunzione della pillola, delle mestruazioni non ci dovesse essere alcuna traccia, sarebbe meglio togliersi ogni dubbio effettuando un test di gravidanza e contattando il proprio ginecologo. Per quanto riguarda il post-partum e l’allattamento, l’uso della pillola a base di levonorgestrel è razionale dopo 3 settimane dal parto. Non c’é dimostrazione che il passaggio di una modesta quantità di LNG nel latte possa risultare dannoso per il bambino. Sempre meglio comunque evitare il fai-da-te e sentire il parere di uno specialista.

Dove si prende la pillola del giorno dopo?

La pillola del giorno dopo è disponibile in Farmacia.  Le donne maggiorenni possono acquistare sia la pillola a base di levonorgestrel che quella a base di ulipristal senza ricetta. Per le ragazze minorenni, non è necessaria alcuna ricetta per l’acquisto dalla pillola a base di ulipristal. Invece, la prescrizione medica è obbligatoria per acquistare la pillola a base di levonorgestrel. È possibile rivolgersi al proprio medico di base, ad un ginecologo o ad un consultorio familiare. Non è necessario il consenso da parte dei genitori, ma prima di assumerla è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista. Sappiamo che parlarne con i propri genitori non è sempre così semplice per la vergogna e la paura di essere giudicate, ma non scartiamo a priori questa possibilità. In fondo loro vogliono solo il nostro bene!

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