La missione “tintarella perfetta” è ufficialmente partita. L’obiettivo è quello di ogni estate: raggiungere un’abbronzatura perfetta nel più breve tempo possibile per poterla sfoggiare quanto più riusciamo. E quindi eccoci qui in modalità lucertoline, tutto il giorno sotto il sole, per fare incetta di raggi UV nella speranza di abbronzarci presto e senza scottature. Per l’abbronzatura lampo meglio rinunciare fin da subito. Ricordiamoci che la nostra pelle è stata coperta per molto tempo ed ha bisogno di un po’ di tempo per riabituarsi. Quindi l’unica cosa che potremmo ottenere facendo la lucertola tutto il giorno (soprattutto se è il primo giorno di sole e non usiamo la protezione) sarà solo un bell’eritema che rovinerà fin da subito la tanto agognata tintarella e la nostra preziosissima pelle. Per prevenire e rimediare ad eritemi e scottature invece abbiamo qualche consiglio.
L’eritema non è altro che quella che noi comunemente chiamiamo “scottatura”: un’infiammazione della pelle causata da un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi ultravioletti e a onda corta del sole (UVB) o raggi ultravioletti artificiali, come quelli delle lampade abbronzanti. Tutti possono scottarsi, chi più, chi meno. L’eritema solare colpisce in particolare i bambini, ma non vengono risparmiati neanche gli adulti, soprattutto se hanno la cute di un fototipo chiaro o già interessata da dermatiti e lesioni di altro tipo, una storia di familiarità, stanno assumendo farmaci fotosensibilizzanti (per cui è sconsigliata l’esposizione al sole) o sono stati esposti a sostanze, come creme o profumi, che possono provocare reazioni con i raggi UV.
La parola eritema deriva dal greco erýthēma, che significa ‘rossore’. E in effetti, non fa una piega. Qual è la prima immagine che ci viene in mente se pensiamo ad una scottatura? La pelle rossa come un peperone o come un gamberetto, a seconda dei gusti. L’arrossamento non è però l’unico sintomo. L’eritema solare può svilupparsi in diversi stadi e manifestarsi con sintomi diversi a seconda della gravità. Nelle forme più lievi è solitamente accompagnato da puntini rossi, simili a brufoletti, e dalla tipica sensazione della “pelle che tira”, a cui potrebbero aggiungersi, man mano che saliamo di gravità, anche pelle arrossata e dall’aspetto che ricorda quello della “buccia d’arancia”, con chiazze di diverso colore e dimensioni, dolorante e calda al tatto, insieme a prurito e desquamazione. Fino ad arrivare alle forme più gravi, dove i sintomi sono quelli tipici di una vera e propria ustione come dolore, gonfiore, edema (gonfiore), formazione di bolle e vesciche sulla cute (solitamente su mani, viso e braccia), febbre, brividi, mal di testa, nausea e vertigini. Lo step successivo all’eritema solare grave è infatti proprio l’ustione, che solitamente colpisce chi non ha imparato la lezione e pur avendo già un eritema, si espone lo stesso al sole.
Prima di pensare a come rimediare, parliamo un po’ di come fare per evitare di dover correre ai ripari. Perché oltre a farci passare 4-5 giorni di fuoco, eritemi e scottatura a lungo andare possono rivelarsi davvero pericolosi per la nostra pelle. Le radiazioni UV emesse dal sole, infatti, possono provocare nel migliore dei casi un invecchiamento precoce della cute, ma nel peggiore l’insorgere di melanomi o di altre tipologie di tumori cutanei.
Non c’è prevenzione, senza protezioneProtezione: questa è la parola d’ordine per una corretta prevenzione. Sia per i grandi che per i bambini. La nostra pelle deve avere il tempo di abituarsi gradualmente a ricevere i raggi del sole ed essere protetta da filtri solari. Questo significa evitare di esporsi al sole nelle ore centrali, almeno per i primi giorni, e farlo sempre dopo esserci cosparse di crema solare con un fattore di protezione adeguato (+30 0 +50 nei primi giorni, e mai sotto i + 15 anche se abbiamo una carnagione più scura) in grado di filtrare sia i raggi UVA che quelli UVB. Non facciamo le tirchie e applichiamone la giusta quantità su tutto il corpo. Si, anche sui piedi. Spesso ce li dimentichiamo e sono una delle parti del corpo che si scotta più facilmente. E ricordiamoci che non basta applicarla una volta, giusto per sentirci a posto con noi stesse, e poi dimenticarla sul fondo della borsa insieme al flacone che è ancora lì dalla scorsa estate (se volete riutilizzarla, prima controllate la data di scadenza). La crema solare va applicata più volte durante il giorno, soprattutto dopo aver fatto il bagno, e anche quando il tempo è nuvoloso. Anche occhiali da sole e cappellini sono utili per proteggerci dai raggi solari. E l’idratazione è fondamentale: bottiglietta di acqua sempre a portata di mano e per merenda una bella fetta di anguria. Cibi ricchi di acqua, come melone, albicocche, pesche, peperoni e carote, di colore rosso, come pomodori e frutti di bosco, e ricchi di bioflavonoidi e licopene, sostanze naturali con proprietà antiossidanti e anti radicali liberi, sono dei preziosi alleati contro eritemi e scottature.
Dopo tutto questo discorso sulla protezione, speriamo di essere state così convincenti da farvi diventare campionesse di “salto dell’eritema solare”. Ma se succede, cosa fare? Solitamente va così: ci scottiamo, ma sul momento non ce ne accorgiamo, perché le prime manifestazioni dell’eritema iniziano a comparire tra le 4 e le 10 ore dopo, raggiungono l’apice circa 12-14 ore dopo l’esposizione e dal quarto giorno in poi la nostra pelle inizia a spellarsi. Se la scottatura è lieve, l’eritema dovrebbe risolversi spontaneamente. Se è solo se, evitiamo di esporci al sole. Nei casi più gravi, invece, lo specialista potrà decidere di optare per antiinfiammatori, cortisonici o trattamenti topici in base alla situazione.
Mentre aspettiamo che l’eritema passi, dobbiamo però fare i conti con tutti i fastidi che potrebbe comportare. Fortunatamente per noi, esistono alcuni semplici rimedi naturali che possono aiutarci ad alleviare i sintomi più lievi:
Ricordiamoci, però, che non c’è rimedio che possa funzionare se il minuto dopo, ancora rosse come un peperone, siamo ancora lì sul lettino sotto il sole di mezzogiorno. Lasciamo alla nostra pelle il tempo di riprendersi e proteggiamola perché non si scotti più.
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