Spesso asintomatiche, spesso banalizzate e spesso trascurate: tre errori comuni con cui frequentemente vengono trattate le malattie sessualmente trasmissibili (MST), dette anche infezioni sessualmente trasmesse (IST).
Queste malattie si trasmettono con i rapporti sessuali e generalmente sono causate dal passaggio di batteri, virus e protozoi attraverso mucose e liquidi degli individui coinvolti.
Con un’incidenza in continuo aumento, le MST coinvolgono oggi milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto giovani tra i 15 e i 25 anni, la fascia più esposta e colpita da queste patologie.
È facile capire perché oggi, rispetto al passato, le MST sono molto più diffuse: c’è una maggiore tendenza ad avere più partner sessuali nell’arco della propria vita.
Secondo l’OMS, ogni anno, nel mondo ci sono circa 360 nuovi casi di persone colpite da malattie sessualmente trasmissibili, un dato certamente approssimato per difetto in quanto fa riferimento solo a pazienti con comprovati sintomi, tralasciando gli asintomatici e tutti coloro che trattano con noncuranza le MST.
Soprattutto negli uomini, infatti, molte di queste infezioni si presentano in forma asintomatica o si manifestano in stadio già avanzato attraverso la comparsa di lesioni, come herpes genitale, oppure con il verificarsi di perdite, come con la gonorrea.
Se da un lato i nuovi casi sono aumento, dall’altro, l’età di coloro che sono coinvolti è invece in diminuzione: oggi un adolescente su 20 ha già contratto un’infezione batterica trasmessa sessualmente. In generale, coloro che contraggono più facilmente le MST sono:
· Le donne, la cui struttura anatomica facilita l’insediamento di agenti patogeni
· Gli adolescenti, i cui tessuti genitali sono più recettivi
· Gli individui con difese immunitarie più basse
Il contagio può avvenire attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale e orale) in cui non venga usato il preservativo e durante il quale avvenga quindi un contatto diretto con liquidi organici infetti, compresi sangue e saliva.
Gli agenti patogeni che possono causare le MST sono:
· Batteri (gonorrea, sifilide, clamidia)
· Virus (Papillomavirus umano, herpes genitale, Hiv, epatite A, B e C)
· Protozoi (come la tricomoniasi)
· Funghi (Candida Albicans)
Diverse cause possono essere ricondotte alla diffusione delle MST, in primis, errori di tipo comportamentale, come il mancato uso del preservativo durante i rapporti sessuali legato a un’errata percezione del livello di rischio di contagio in presenza di particolari condizioni quali, per esempio,la sterilità.
Alcuni sintomi possono comparire dopo alcuni giorni dal contagio, altri possono presentarsi anche dopo anni; alcune infezioni possono risolversi facilmente in pochi giorni, altre possono portare conseguenze e complicazioni più gravi.
Responsabili e consapevoli delle proprie abitudini di vita, è necessario effettuare test ed esami a carattere preventivo, facendo sempre attenzione agli eventuali sintomi che si possono rilevare:
· Piaghe nelle zone genitali e anali
· Dolore a urinare
· Secrezioni dal pene
· Perdite vaginali
· Ingrossamento dei linfonodi nell’area inguinale
· Dolori pelvici
· Stati febbrili anomali
· Rash cutanei su tronco, mani o piedi
A volte la diagnosi di una MST può essere effettuata solo a seguito di analisi specifiche: esami del sangue, tamponi vaginali, endocervicali, uretrali e dello sperma.
Anche l’esecuzione routinaria del paptest può essere davvero utile per avere una diagnosi precoce e prevenire possibili displasie del collo dell’utero o altre lesioni precancerose.
Rimane il fatto che molte di queste malattie hanno un decorso asintomatico, quindi il miglior metodo per tenerle lontane è la prevenzione: informarsi e avere comportamenti sessuali responsabili, usare il preservativo ed eseguire le vaccinazioni disponibili.
Le cure che vengono suggerite dipendono dagli agenti patogeni responsabili dell’infezione: le MST batteriche e da protozoi vengono trattate con gli antimicrobici, mentre per le MST virali (herpes genitale e condilomi acuminati) con terapie antivirali. Per l’Hpv oggi l’arma migliore è la vaccinazione, efficace soprattutto se effettuata prima dell’adolescenza o comunque prima dell’inizio della vita sessuale.
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