Missione benessere

Prevenzione femminile: l’importanza di prendersi sempre cura di sé stesse

Ogni fase della vita richiede attenzioni differenti per la nostra salute. Prevenire significa proprio questo: prenderci ogni giorno cura di noi stesse per vivere meglio l'oggi e il domani.

Che prevenire sia meglio di curare, anche e soprattutto quando si parla di salute delle donne, non solo è un fatto ormai assodato nella saggezza popolare, ma anche provato da numerosi studi scientifici. Mancati controlli, stress, abitudini scorrette e una cattiva alimentazione possono mettere a repentaglio la nostro salute. Prendercene cura a 360° gradi è quindi fondamentale e possiamo farlo partendo proprio da una corretta informazione e da una periodica e frequente prevenzione, diversa a seconda di età e fattori di rischio, ma sempre accompagnata da uno stile di vita sano, continua attività fisica e da un’alimentazione equilibrata.

Prevenzione in pubertà

La pubertà è il periodo di transizione in cui passiamo dell’essere bambine a giovani donne, che inizia generalmente intorno agli 8 anni e raggiunge il pieno coronamento con il primo ciclo mestruale, che in media arriva intorno ai 12-13 anni. Un percorso che per tutte noi è contrassegnato da numerosi cambiamenti: diventiamo più alte, il seno si sviluppa, la peluria inizia a spuntare sul pube e sotto le ascelle e il nostro aspetto e umore sono in balia degli assestamenti ormonali.

Fin da questa primissima fase è importante che ci venga insegnata l’importanza di adottare un sano stile di vita, basato su una corretta alimentazione, utile per prevenire patologie cardiovascolari e neoplastiche e per “scongiurare” il rischio di pericolosi disturbi alimentari, e una costante attività fisica che può invece aiutarci a prevenire il rischio di sviluppare l’osteoporosi quando ci troveremo in età più avanzata.

Ed è sempre in questo periodo che dovrebbe essere programmata la prima visita ginecologica: un momento che, superato il tipico “imbarazzo iniziale” che probabilmente tutte noi abbiamo provato, può rivelarsi molto utile per parlare con qualcuno di tutte quelle tematiche che magari non abbiamo voglia di condividere con i nostri genitori. Il ginecologo può diventare un punto di riferimento per rispondere ai dubbi legati ai primi rapporti sessuali e per affrontare il tema dell’importanza della contraccezione e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, ad esempio tramite il vaccino contro il Papilloma Virus, indicato proprio per le adolescenti e le giovani donne prima che comincino l’attività sessuale.

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Prevenzione in età fertile

Con l’arrivo del primo ciclo mestruale salutiamo il periodo della pubertà e accogliamo l’inizio dell’età fertile. Se la prevenzione prima era fondamentale, in questa particolare fase evolutiva lo diventa ancora di più: è importante affiancare ad un corretto stile di vita, fattore imprescindibile, esami, visite e indagine diagnostiche che hanno lo scopo di intercettare precocemente la presenza di eventuali patologie per agire il prima possibile.

Seno

Il tumore al seno detiene il triste primato di essere la causa principale di morte per tumori nelle donne. Già dall’età di 20 viene quindi raccomandata l’autopalpazione del seno ogni mese, una settimana dopo il ciclo, e con l’avanzare dell’età è consigliabile sottoporsi a ecografia mammaria e mammografia a cadenza annuale. La scelta di utilizzare una o l’altra dipende da diversi fattori: generalmente l’ecografia viene prescritta alle donne sotto i 40, mentre la mammografia è consigliata, di solito in coppia con l’ecografia, a tutte le donne che hanno superato i quarant’anni oppure già a partire dai 35 anni se predisposte a tumori al seno.

Utero e Ovaie

Oltre ad una visita ginecologica di controllo a cadenza annuale, nell’agenda di una donna in età fertile non dovrebbero assolutamente mancare alcuni importanti appuntamenti ginecologici:

  • Pap test: esame che dovrebbe essere eseguito a partire dai 25 anni, ogni 3 anni, che consiste nel prelevare con un piccolo spazzolino un campione di cellule dalla cervice uterina, successivamente sottoposto a esame citologico per rilevare eventuali lesioni pre-cancerose causate dal virus HPV
  • HPV Dna-Testper: esame più sensibile rispetto al pap test, ma meno specifico perché identifica anche quelle infezioni che potrebbero regredire spontaneamente, come avviene nella maggior parte dei casi nelle donne che hanno meno di 30 anni. Per questo motivo si consiglia di effettuare questo test non prima dei 30-35 anni e ad intervalli più lunghi (di solito intorno ai 5 anni)
  • Ecografia pelvica o transvaginale: utile per individuare tumori all’ovaio, del corpo dell’utero, cisti o altre anomalie

Prevenzione in gravidanza

In questo periodo molto “speciale” per la vita di una donna, il ginecologo è un prezioso alleato per la nostra salute e quella del nostro piccolo. Anche durante i nove mesi di gravidanza la prevenzione può fare molto: durante le visite di controllo lo specialista potrà sottoporre il nostro pancione ad ecografie e accertamenti per assicurarsi che tutto sia sotto controllo, oltre che prescrivere e valutare esami ematici e strumentali e darci utili consigli per la prevenzione di particolari patologie legate alla gravidanza.

Toxoplasmosi

La toxoplasmosi è una malattia provocata dall’infezione di un parassita, il Toxoplasma gondiihe, che può trasmettersi all’uomo attraverso gli animali, il cibo, la carne cruda e vegetali contaminati da feci di gatto. Si tratta di una malattia abbastanza comune che normalmente non produce gravi conseguenze, ma diventa particolarmente pericolosa in gravidanza perché può essere trasmessa al bambino e causare gravi lesioni. Per scongiurare questo rischio, sarà innanzitutto necessario sottoporsi ad un semplice esame del sangue, il toxo-test, all’inizio della gravidanza (meglio ancora se in fase pre-concezionale) per verificare se si è immuni alla toxoplasmosi perché già contratta in passato. In caso negativo, il test dovrebbe essere ripetuto ogni mese e mezzo durante la gravidanza e diventerà fondamentale adottare alcuni piccoli accorgimenti per prevenire l’infezione, come da esempio: evitare i cibi in cui il parassita potrebbe annidarsi, non toccarsi il naso e la bocca se non abbiamo lavato le mani dopo averli toccati, lavare bene la frutta e la verdura oppure evitare di entrare in contatto con lettiere e terriccio.

Diabete gestazionale

Il diabete gestazionale, che può verificarsi a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si manifesta con un aumento dei livelli di glicemia nel sangue oltre i limiti normali. Per questo motivo, è importante tenere monitorati i valori di glicemia tramite esami ematici e sottoporsi allo screening, tramite curva glicemica tra le 16 e le 18 settimane, se i valori risultano elevati o se presenti particolari fattori di rischio. Anche in questo caso, una corretta alimentazione e una regolare attività fisica sono fondamentali per una significativa riduzione del rischio.

Tiroide

Una buona funzionalità tiroidea è importante in tutte la fase della vita di una donna, e a maggior ragione in gravidanza perché potrebbe influire sullo sviluppo del feto. Per accertare la presenza di una patologia tiroidea è possibile ricorrere agli esami del sangue, per verificare la concentrazione degli ormoni TSH e ST4, e ad ecografie tiroidee.

Igiene orale

Le donne in gravidanza sono particolarmente esposte al rischio di parodontite, una patologia cronica infettiva che penetrando attraverso il tessuto attorno al dente può entrare nel flusso sanguigno e raggiungere il feto con gravi conseguenze. È quindi consigliato sottoporsi a visite odontoiatriche periodiche e mantenere una buona igiene orale sia prima che durante la gravidanza.

Prevenzione in menopausa

La menopausa è una tappa fisiologica importante della vita di una donna, che in genere ha inizio tra i 45 e i 55 anni di età con la scomparsa del ciclo mestruale per almeno 12 mesi consecutivi e coincide con il termine della sua fertilità. La diminuzione della quantità di estrogeni nel sangue, che non vengono più prodotti dalle nostre ovaie, oltre a provocare i sintomi e disturbi con i quali generalmente abbiamo a che fare – ad esempio vampate di calore, disturbi del sonno e secchezza vaginale– può avere importanti conseguenze sulla salute del nostro cuore e delle nostre ossa. Fermo restando la validità e la necessità di continuare a mantenere in agenda gli appuntamenti già previsti in età fertile, durante la menopausa la prevenzione dovrà quindi tenere conto della necessità di limitare il rischio di patologie cardiovascolari e osteoarticolari. Questo si traduce nella pratica in alcune regole imprescindibili: mantenere un’alimentazione equilibrata, ricca di fibre, vitamine, sali minerali e di una buona dose di calcio ed evitare la sedentarietà tramite una costante attività fisica. È inoltre consigliato monitorare la salute del nostro cuore tramite misurazioni frequenti della pressione arteriosa e controlli cardiologici, ed eventualmente sottoporsi ad una MOC per una diagnosi di osteoporosi.

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