Universo Mamma
Infezioni in gravidanza: la toxoplasmosi
La toxoplasmosi nell’adulto è innocua ma, se contratta in gravidanza, può arrecare danni al feto più o meno gravi a seconda dell’epoca gestazionale.

Irritazioni da assorbente?
Prova la delicatezza degli assorbenti in puro cotone!
L‘agente patogeno della toxoplasmosi è il Toxoplasma Gondii, un protozoo parassita di piccole dimensioni. L’ospite definitivo del Toxoplasma è rappresentato dal gatto, mentre una grande varietà di mammiferi e uccelli costituiscono gli ospiti intermedi.
Nell’adulto non causa danni particolari e i sintomi sono molto scarsi o assenti; quando presenti, sono del tutto aspecifici (in meno del 10 % dei casi può avere debolezza e ingrossamento delle ghiandole linfatiche).
Dove si trova il Toxoplasma
L’uomo può infettarsi sia ingerendo direttamente le spore presenti nel terreno, mediante ortaggi crudi mal lavati o per scarsa igiene delle mani, sia alimentandosi con carne cruda o poco cotta di animali infetti.
Mentre la carne di vitello è raramente infetta, il prosciutto e la carne di suino poco cotta sono probabilmente la forma più comune di infezione, ma anche il latte fresco e le uova possono contenere il parassita. Sono possibili, anche se rare, le infezioni accidentali mediante contatto con materiale infetto e penetrazione del parassita attraverso soluzioni di continuo della cute, soprattutto nel personale di laboratorio. Molto importante rimane poi il contatto diretto con i gatti; le spore emesse dai gatti con le feci resistono a lungo nei terreni umidi, mentre la loro sopravvivenza è breve se il terreno è esposto al sole o se si tratta di pavimentazione domestiche e superfici urbane.
La trasmissione dell’infezione al feto
Anche in caso di infezione primaria in gravidanza (stimata nell’1,5% delle gravidanze), le probabilità che il feto venga infettato in utero sono piuttosto limitate. Dopo un’infezione primaria in gravidanza si ha in circa il 30-50% dei casi un’infezione congenita che nella stragrande maggioranza dei casi non provocherà segni e sintomi, e solo in minima parte si manifesterà in forma clinicamente grave (epatosplenomegalia con ittero, miocardite, manifestazioni emorragiche, idrocefalo, calcificazioni cerebrali, convulsioni, corioretinite).
Più la gravidanza è avanzata, più aumentano le probabilità di trasmissione
Il rischio che la toxoplasmosi superi la barriera placentare e possa infettare il feto è in stretta relazione con l’età gestazionale, infatti la probabilità di trasmissione materno-fetale del Toxoplasma aumenta con il progredire della gravidanza:
- 14-20% nel caso di infezione materna contratta nel corso del primo trimestre
- 25-30% nel secondo trimestre
- 65-70% negli ultimi tre mesi di gestazione
Più la gravidanza è avanzata, meno gravi possono essere i danni al feto
La gravità delle lesioni segue un andamento inverso, ovvero è tanto minore quanto più il contagio fetale è tardivo:
- In caso d’infezione da Toxoplasma nel primo trimestre si avrà, nella maggior parte dei casi, l’aborto o la morte fetale
- Nel secondo trimestre si potranno verificare lesioni cerebrali od oculari di varia gravità
- L’infezione nel terzo trimestre potrà dare forme poliviscerali
- Quando l’infezione viene contratta nelle fasi terminali della gravidanza il neonato potrà nascere apparentemente sano, ma portatore di una forma latente di toxoplasmosi che si potrà manifestare a distanza di mesi o anni sotto forma di lesioni a carico dell’occhio (corioretiniti recidivanti) o del sistema nervoso centrale (ritardi mentali, disturbi comportamentali)
Le analisi del sangue e le norme igieniche in gravidanza
Nella donna che decide di intraprendere una gravidanza, la ricerca degli anticorpi anti-Toxoplasma dovrebbe essere effettuata poco prima del presumibile concepimento. Se il soggetto risulta immune, non occorrono ulteriori accertamenti nel corso della gravidanza; se, invece, i titoli anticorpali non raggiungono livelli protettivi, la paziente deve essere controllata periodicamente ogni mese fino al momento del parto con indagini sierologiche, e deve osservare specifiche misure di profilassi.
In particolare è importante:
- Evitare il contatto con i gatti o altri animali domestici o selvatici
- Consumare solo carni ben cotte
- Mangiare verdura e frutta cruda solo se ben lavata
- Praticare una scrupolosa igiene delle mani, specialmente se sono state a contatto con la terra di orti, giardini o vasi di fiori
Se nel corso della gravidanza si verifica una sieroconversione, cioè un aumento del titolo di anticorpi IgG, è essenziale confermare l’avvenuta infezione mediante ricerca degli anticorpi di classe IgM e iniziare immediatamente il trattamento. In caso di risposta positiva verrà valutato il rischio di infezione per il feto in base all’anamnesi (epoca di gestazione), a test sierologici di II livello (valutazione IgA, test di avidità delle IgG) e alla diagnosi prenatale invasiva (amniocentesi per la ricerca del Toxoplasma nel liquido amniotico a partire da 18 settimane e non prima di 4 settimane dall’avvenuta infezione materna).
Il trattamento antibiotico della toxoplasmosi
Il trattamento materno dell’infezione in gravidanza è in grado di ridurre significativamente sia la percentuale di trasmissione materno-fetale della malattia che la severità dell’infezione congenita. Quando è possibile escludere l’infezione congenita mediante diagnosi prenatale in epoca precoce di gestazione (18-20 settimane), la paziente può portare a termine la gravidanza con un rischio relativamente basso per il neonato, purché venga trattata tempestivamente.
Il 96% delle gravide affette da toxoplasmosi trattate con spiramicina partorisce un neonato sano. La spiramicina è un antibiotico della classe dei macrolidi, privo di effetti tossici e teratogeni e capace di raggiungere concentrazioni placentari elevate. Il passaggio transplacentare del farmaco è piuttosto limitato e la concentrazione del farmaco nel sangue fetale è la metà rispetto a quella del sangue materno.
Per stare al meglio

Irritazioni da assorbente?
Prova la delicatezza degli assorbenti in puro cotone!

Stanca dei compromessi?
Scopri gli assorbenti Lady P, pura protezione per te e per l’ambiente!