Vivere la sessualità

Vita di coppia: Calo della libido

Sei in una fase in cui il tuo desiderio sessuale è al lumicino, e il tuo partner tende a scaricare su di te la colpa, come se ci fosse una sorta di volontà nascosta di astenerti dal contatto intimo con lui? Come se dietro quel negarti ci fosse una forma di ripicca nei suoi confronti?

Ebbene, capita a molte donne. Il segreto è affrontare il problema con serenità e trovare il modo di riaccendere la passione con il proprio compagno.

La verità è che all’origine di questa scarsa propensione al rapporto sessuale ci possono essere cause organiche, più che mentali o psicologiche. Ed è questa la grande differenza con cui si affronta il problema del calo della libido negli uomini e nelle donne: quando è l’uomo a non avere voglia, si cercano subito cause fisiche, perché si dà per scontato che in condizioni normali gli uomini siano più o meno sempre disponibili a fare sesso. Ma è molto più raro che lo stesso approccio “medico” si abbia nei riguardi di una donna che per troppe volte lamenta il classico mal di testa come scusa per girarsi dall’altra parte.

E se non fosse una scusa? Se dietro quella poca disponibilità ci fossero realmente cause ormonali o di disagio fisico?

Il desiderio femminile: una questione di ormoni

Da un punto di vista prettamente organico, il desiderio sessuale nella donna viene regolato dagli ormoni, sia quelli femminili – gli estrogeni in particolare – che quelli maschili – nello specifico il testosterone che, sebbene in concentrazioni molto inferiori rispetto a quelle di un uomo, viene comunque prodotto dalle ovaie e dalle ghiandole surrenali. Non a caso il picco della libido si ha nella fase ovulatoria del ciclo, che è anche quella in cui è massima la produzione di estrogeni e di testosterone.

Cosa si intende per desiderio sessuale

Per desiderio sessuale si intende sia la risposta fisica allo stimolo cerebrale che il contatto fisico produce, e quindi la capacità di provare eccitazione fino all’orgasmo, che l’interesse per il sesso in senso lato, il che include l’avere fantasie erotiche e il pensare al sesso più o meno di frequente.

L’azione degli ormoni dello stress

In condizioni di stress psico-fisico è normale che la libido cali, perché gli ormoni dello stress, e in particolare il cortisolo, sono antagonisti rispetto a quelli che regolano il desiderio.

L’azione della prolattina

Ci sono casi in cui l’azzeramento dell’impulso e della risposta sessuale sono determinati da condizioni fisiche che, se non patologiche, sono comunque tali da dover essere affrontare dal punto di vista medico. Un caso tra tutti: livelli troppo elevati di prolattina. Questo ormone viene prodotto in quantità minime, tranne che in gravidanza e durante l’allattamento, perché il suo ruolo è quello di indurre la lattazione.

Un effetto collaterale della prolattina è proprio quello di ridurre il desiderio sessuale, cosa che capita a molte donne nei primi tempi dopo il parto. In condizioni normali, non appena i livelli di prolattina nel sangue si riducono, e l’attività ovarica riprende regolarmente, la donna torna ad avere il suo naturale istinto erotico, ma se ciò non accade, se la prolattina resta alta o se i suoi livelli si innalzano eccessivamente… allora uno dei primi effetti è proprio il crollo della libido.

Perché la prolattina può aumentare nel sangue? Le cause possono esser svariate:

  • Per una disfunzione della ghiandola che lo produce, l’ipofisi
  • Per la presenza di tumori e adenomi (neoformazioni benigne) ipofisari
  • Per disfunzioni ovariche, ipotalamiche o surrenali
  • Per problemi alla tiroide

L’azione della tiroide

Anche una iper o ipo funzionalità di questa ghiandola endocrina può inficiare la vita sessuale di una donna, portando persino a frigidità. I disturbi tiroidei sono molto comuni soprattutto dopo la gravidanza e in menopausa.

L’azione della premenopausa

A risentire degli sbalzi ormonali che si verificano, talvolta per anni, durante la fase della premenopausa è proprio lo stimolo erotico, l’impulso sessuale che va smorzandosi.

L’azione dello stile di vita

Anche l’alimentazione può incidere, perché ci sono alimenti che non favoriscono il buon equilibrio ormonale, come i troppi zuccheri e i carboidrati raffinati.

L’inattività, una vita troppo sedentaria, non stimolano il desiderio femminile, perché un regolare allenamento fisico non solo mantiene tonica la muscolatura e ben ossigenati tutti i tessuti del corpo (zone intime incluse), ma induce una naturale produzione di testosterone. Inoltre lo sport stimola la produzione delle endorfine, gli ormoni del buon umore con effetto euforizzante che vanno a dare un miglior impulso anche all’attitudine erotica.

E se il calo del desiderio dipendesse dal dolore?

Infine, una delle cause più intime che porta al rifiuto del sesso è la dispareunia, ovvero il dolore durante i rapporti sessuali. Si manifesta in modo più o meno intenso come fastidio, bruciore o persino fitte talmente dolorose da impedire che l’atto sessuale si compia.

La dispareunia può essere causata da problemi come vaginiti, malattia infiammatoria pelvica, endometriosi, carenza di estrogeni e secchezza vaginale (comune dopo la menopausa), aderenze a seguito di parti, malformazioni o malattie veneree. In tutti questi casi, la voglia di fare l’amore viene inibita per la paura del dolore che si potrà provare.

Insomma, dietro al tuo “no” ripetuto potrebbero celarsi molteplici ragioni, che non si possono catalogare sempre e soltanto sotto le voci: capriccio, fobie o strategia.

dina.pansini@corman.it

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