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Natale: idee e consigli per renderlo più green

I pranzi e i cenoni con amici e parenti, la ricerca del regalo perfetto e la gioia di scartarli tutti insieme, la casa illuminata, l’albero che riscalda l’ambiente e infonde una magica armonia di festa e i più piccoli in trepidante attesa del simpatico vecchietto con la barba bianca. Nessuno vuole e deve rinunciare alla magia del periodo natalizio. Ma se questa magia potesse fare del bene anche all’ambiente?  Diciamocelo, il Natale non può di certo vantare il primato della festa più ecologica dell’anno. Tra shopping sfrenato, sprechi alimentari e spostamenti vari il nostro impatto ambientale è decisamente notevole. Giusto per avere un’idea, secondo uno studio Comieco la carta ed il cartone utilizzati per i regali di Natale sono in grado ogni anno di riempire totalmente una discarica medio-piccola con 75mila tonnellate di rifiuti. Se questo Natale decidessi di riservare un magico regalo anche al pianeta, alleggerendo la tua impronta ambientale, questi suggerimenti fanno al caso tuo. Nessuna rinuncia, ma solo scelte più consapevoli e una buona dose di creatività e fantasia. Et voilà, il Natale sarà magicamente più “green”.

Partiamo con uno dei protagonisti principali di questo periodo. Lui, l’albero di Natale. In termini di comodità, sicuramente l’albero artificiale vince la sfida: non bisogna ricordarsi di curarlo, non sporca, non perde aghi e non dobbiamo sbatterci per smaltirlo una volta passate le feste. Se parliamo però di sostenibilità, è tutta un’altra storia. Se abbiamo già un albero artificiale, riutilizzarlo è la scelta migliore. Comprarlo nuovo potrebbe esserlo invece un po’ di meno. Le emissioni di gas serra causate dalla produzione e dal trasporto di un albero artificiale equivalgono a circa 40kg, 10 volte di più di quelle di un vero albero che, seppur produce anidride carbonica, non dimentichiamoci che contribuisce anche ad assorbirla. Se la preoccupazione è quella che gli alberi veri siano strappati alle foreste e che la nostra scelta possa contribuire a devastare migliaia di ettari di bosco, in realtà non è proprio così. Si tratta di abeti che non arrivano dalla foresta tropicale, ma fatti crescere in vivaio proprio per l’occasione. Acquistare un sempreverde nostrano o un abete, se siamo ligi alle tradizioni, da un produttore locale, che potrà essere ripiantato dopo la stagione delle feste in giardino, sul terrazzo o magari donato a scuole ed associazioni, è senza dubbio la scelta più “green”. Richiedono però spazio, attenzioni particolari e la possibilità di poterli ripiantare, di cui non tutti dispongono. In questo caso vada per l’albero artificiale, a patto che rimanga in famiglia almeno per i prossimi 20 anni, oppure per un albero noleggiato apposta per l’occasione.

Rimaniamo ancora per un attimo in tema “albero di Natale”, perché anche il modo in cui decidiamo di addobbarlo può fare la differenza. Riutilizziamo le decorazioni che già abbiamo, e se vogliamo aggiungere qualche nuova decorazione natalizia allora la parola d’ordine è “plastic-free”. Optiamo per decorazioni in carta, legno, vetro, ceramica, stoffa, sughero e, perché no, magari anche di pasta di sale colorata che possiamo realizzare insieme ai nostri bambini. Ma anche fiori, frutta secca, candele, pigne e omini di marzapane. Insomma la scelta è davvero ampia e possiamo prendere ispirazione dai tantissimi tutorial a disposizione. Per lucine e luminarie varie, invece, meglio preferire le luci a led. Costano un pelino di più, ma consumano meno, durano di più e sono più sicure.

Che natale sarebbe senza regali? Non lo sappiamo, ma se comprassimo di meno e meglio sarebbe sicuramente un natale più sostenibile. Piuttosto che mille regali di poco valore, scegliamo un regalo “di qualità”. Non per forza qualcosa di costoso, ma un regalo che abbia un valore per noi e per chi lo riceve, che sia utile e apprezzato, e, perché no, che faccia bene all’ambiente. Evitiamo gli acquisti online, che inquinano di più, e impacchettiamo i nostri regali con carta biodegradabile o materiali da recupero. Nel frattempo, ecco un paio di suggerimenti che potrebbero ispirarti per i tuoi regali di natale “green”.

Regalare un’esperienza

I biglietti per una mostra, per un concerto o uno spettacolo a teatro, un ingresso alle terme, una cena in quel ristorante di cucina particolare. Ma anche una degustazione di vini, un corso di cucina, da sommelier, di lingua o di pittura, fino ad arrivare ad esperienze più adrenaliniche come il bungee jumping. C’è davvero l’imbarazzo della scelta, per tutti i gusti, le età e i portafogli.

Cesto regalo

Se c’è un regalo che non passa mai di moda, è proprio il cesto eno-gastronomico. Piuttosto che comprarlo già preconfezionato, divertiamoci a comporlo. Possiamo riempirlo con qualcosa di delizioso preparato da noi, come biscotti, dolci o marmellate fatte in casa, oppure con prodotti di un fornitore locale. Semplice ed ecologico!

Prodotti beauty eco-sostenibili

Perché non sfruttare le festività natalizie per far provare alle nostre amiche detergenti, trucchi e altri prodotti di bellezza o per la cura e l’igiene personale che oltre farci belle, possono fare del bene anche all’ambiente? Potrebbe essere una buona occasione per unire l’utile al dilettevole: saremo certe di andare sul sicuro e di fare cosa gradita perché i prodotti per la cura personale sono sempre un regalo molto gradito dalle donne di tutte le età, e allo stesso tempo “convincere” le nostre amiche a diventare delle nuove “paladine” della sostenibilità con i nostri super regali di natale ecologici. Anche in questo caso possiamo optare per un’alternativa più green scegliendo prodotti solidi, in contenitori di vetro o alluminio e dagli ingredienti totalmente naturali e non testati sugli animali. Inoltre controlliamo sempre che non contengano microsfere o frammenti di plastica che finiscono per contaminare il mare e gli esseri viventi che lo abitano. Con i dischetti struccanti della nostra linea Beauty Organyc vai sul sicuro, ma puoi anche puntare sulla linea Baby,per un regalo utile e 100% naturale, perfetto per una neo-mamma e per il suo piccolino. Se l’idea è quella di regalare un mix di prodotti per la cura personale, puoi pensare di inserire anche i nostri assorbenti Lady P in 100% cotone biodegradabile e compostabile, rispettosi delle pelli sensibili e dell’ambiente.

Regalare cose di “seconda mano”, fatte in casa o riciclate

Secondo il bon ton dei regali 2.0 regalare cose di seconda mano è assolutamente concesso. D’altronde il “vintage” va sempre più di moda. Lo stesso discorso vale anche i regali fatti in casa che, da sempre ritenuti un po’ modesti, negli ultimi anni sono stati particolarmente apprezzati per il pensiero e per il tempo dedicati a realizzarli. Anche riciclare si può, basta dichiararlo. Che male c’è a dire ad una nostra amica “Mi hanno regalato questo vestito fantastico, ma non l’ho mai messo perché non mi sta. Secondo me, per te è perfetto.”? E non dimentichiamoci dei più piccoli. Esistono tantissimi negozi o mercati dove è possibile trovare giocattoli usati, ma in perfette condizioni, oppure realizzati con materiali riciclati o naturali come legno, carta, bambù (FSC), juta, lino e cotone bio.

Regali solidali

Se vuoi puntare su un regalo che faccia la differenza, un regalo solidale è quello che fa al caso tuo. Le cause da sostenere sono “infinite”: dall’adozione di una specie in via di estinzione, alle donazioni per sostenere le ricerca, fino al sostegno per un progetto ambientale. Treedom, ad esempio, permette di piantare alberi a distanza. Puoi scegliere la specie che più preferisci e la parte del mondo dove piantarlo contribuendo a riforestare quella zona e ad aiutare i contadini che se ne prenderanno cura. Anche Lady Presteril ha deciso di supportare le popolazioni contadine del Kenya piantando nuovi alberi da frutto. Lady P è il nome della foresta che le nostre donne, grazie all’acquisto dei prodotti della linea assorbenti e proteggi slip Lady P in farmacia e parafarmacia, hanno contribuito e contribuiscono tuttora a creare.

Chiudiamo con una breve nota culinaria. Per un natale che sia più sostenibile anche a tavola, è possibile seguire poche e semplici “regole”. Privilegiare prodotti locali e biologici, evitando un consumo eccessivo di carne e scegliendo il giusto tipo di pesce: no a merluzzo, salmone, gamberi, tonno rosso e pesce spada. Meglio pesce fresco, di stagione e locale, meno caro ma altrettanto saporito e soprattutto più “ecologico”. Mai sentito parlare di sugarello, lo zerro, il tonnetto alletterato, il tombarello, la lampuga e la triglia di scoglio? Per i meno temerari, vanno bene anche i molluschi. Niente porzioni da “giganti” e utilizziamo gli avanzi per creare nuove fantasiose ricette. Un ultimo consiglio per la mise en place: evitiamo di ricorrere a piatti, bicchieri e posate di plastica o di carta monouso, anche se biodegradabili e compostabili. Che sia il vecchio servizio di porcellana della nonna rispolverato per l’occasione o il servizio “sgangherato” che sei riuscita a mettere insieme raccattando piatti e bicchieri qua e là, l’importante è riuscire ad essere un po’ più “green”.

sarah

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