Bruciore intimo, dolore quando fai la pipì, stimolo urgente ad andare in bagno per fare poi quanto, due goccine? Potrebbe essere cistite, una infezione delle vie urinarie non grave ma molto fastidiosa e che può diventare uno spiacevole appuntamento ricorrente. Infatti, il 20-30% delle donne, i soggetti più colpiti, manifestano almeno un episodio di cistite all’anno. Ecco perché si arriva ad un punto in cui neppure il trattamento con antibiotici, i farmaci più indicati per il trattamento delle cistiti di origine batterica, non funzionano più.
I germi, infatti, diventano resistenti e sopravvivono alle cure farmacologiche specifiche che in principio risultavano efficaci. In questi casi si può chiedere aiuto alle proprietà curative delle piante, specialmente se le infezioni delle vie urinarie ricorrenti non sono di origine batterica ma sono dovute a sbalzi ormonali, più frequenti in menopausa e gravidanza, o diabete.
Onionis spinosa: un antinfiammatorio naturale
Hai mai sentito parlare dell’ononis spinosa? Questa pianta, conosciuta anche con il nome ononide, cresce in zone aride sia montuose che marine e deve il suo nome alla presenza di spine e al fatto che … ne va ghiotto l’asino, che in greco antico si dice “onos” e da qui il nome “ononis” della pianta! Le virtù curative di questa pianta erano infatti già note a Greci e Latini, che avevano scoperto come l’ononis spinosa ha effetti diuretici, perché aumenta la produzione in volume di urina con benefici per chi soffre di calcoli renali e renella.
La presenza di calcoli è uno dei fattori di rischio delle infiammazioni alle vie urinarie, perché questi sassolini duri e fatti di sali minerali, nel loro difficoltoso passaggio nei canali che collegano la vescica ai reni (ureteri) possono ferire la mucosa interna e dare vita a infiammazioni.
L’Ononis spinosa, assunta sotto forma di tisana o di integratore, produce i seguenti benefici alle vie urinarie:
Quali sono i principi attivi presenti nell’ononide? Oltre all’olio essenziale, troviamo sostanze naturalmente depurative, lenitive e antinfiammatorie tra cui glucosidi isoflavonici, ononina (il principio attivo peculiare della pianta), mentolo, saponina, onocolo (o alfa-onocerina), triterpeni, ecc… Tutte queste sostanze hanno nomi che dicono poco, ma ciò che conta sapere è che si trovano nella radice della pianta, la parte adoperata in Fitoterapia per la cura dei disturbi urinari e dei calcoli renali. L’efficacia, in termini di aumento del volume delle urine prodotte e di sollievo dai sintomi principali dell’infiammazione si evidenziano molto presto. L’estratto secco della radice si può trovare in preparati erboristici e in alcuni integratori alimentari sviluppati proprio per il benessere delle vie urinarie. Rivolgiti al tuo medico o all’urologo e chiedi come sfruttare al meglio le proprietà diuretiche naturali di questa pianta.
Attenzione, però, a non confondere la parola naturale con innocua. È vero che l’ononide è consigliata a tutti, ma questa pianta va usata correttamente per sfruttare le sue proprietà curative. Mai superare le dosi consigliate, e soprattutto è bene rivolgersi al proprio medico o all’urologo prima di cominciare qualunque ciclo terapeutico, anche se “naturale”. Il rischio è quello di andare incontro a disidratazione e perdita di sali minerali, gli stessi effetti di quando si assumono farmaci diuretici. Quindi… prudenza!
Infine, un piccolo consiglio gastronomico. L’ononis spinosa è commestibile anche nelle sue altre parti! Non è facile da trovare nei negozi di frutta e verdura, ma l’onionis spinosa è una pianta leguminosa ottima da mangiare sia cotta che cruda. Del resto… gli asini sanno il fatto loro, e se ne è mai visto uno con la cistite?
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