La menopausa è forse il periodo più delicato della vita di una donna, anche più della gravidanza. Il fisico è ufficialmente invecchiato, le ovaie hanno dato forfait: fine dei giochi. Visto così certo sembra una catastrofe e non è raro che come tale venga percepita e affrontata. Per questo è importante approcciarsi alla menopausa con la consapevolezza che questa particolare nuova fase può essere vista non solo come una fine, ma come un nuovo inizio.
La fine del ciclo è una tappa imprescindibile per tutte le donne: intorno ai 50 anni di età si smette di essere fertili e i cambiamenti da affrontare saranno numerosi e totalizzanti.
Vampate di calore, insonnia, secchezza vaginale, queste sono solo alcune delle classiche avvisaglie del climaterio, il periodo che precede la menopausa. I cambiamenti fisici da affrontare sono numerosi e possono presentarsi in modo più o meno lieve a seconda della persona.
Molte donne considerano la menopausa come una porta d’accesso per la vecchiaia, e se i campanelli d’allarme che lancia il fisico sono diversi (vedi quelli sopracitati), anche la psiche non è da meno e ti avvisa con una serie di sintomi facilmente riconoscibili:
Parafrasando: una festa. Ma se non è tutto oro quel che luccica, a questa poco appetibile lista di disagi possiamo comunque proporre una serie di soluzioni che sicuramente avranno modo di puntualizzare che come sempre, nella vita, bisogna cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche in menopausa.
Con l’arrivo della menopausa ogni donna affronterà numerosi cambiamenti, sia fisici che psichici. Inutile ribadire che, nella grande maggioranza dei casi, questo particolare periodo è visto negativamente e che, spesso, questa negatività viene usata come filtro sociale e psicologico, impedendo a una donna di affrontare il cambiamento con lo spirito giusto.
Alla menopausa e quindi all’invecchiamento è facile associare alcuni momenti della vita a cui andremo incontro e che saranno difficili da affrontare: la possibilità di contrarre malattie, la morte dei genitori, i figli che sono ormai adulti e molto altro. La depressione e l’ansia come possibili sintomi e conseguenze della menopausa sono infatti associati solo in un primo momento ai cambiamenti ormonali e, in seguito, a tutte le conseguenze e alle percezioni psicosociali.
Sono diversi i fattori che possono attenuare o inasprire la percezione del cambiamento: le condizioni contestuali, che comprendono, ad esempio, il grado di istruzione, il numero di figli, i cambiamenti del ruolo all’interno della famiglia, che spesso per una madre non sono facili da accettare.
Dagli anni ’90 a oggi sono state condotte diverse ricerche sugli effetti degli ormoni sull’attività cerebrale.
Gli estrogeni regolano la disponibilità di serotonina producendo così effetti rilevanti sull’umore, cosa che normalmente accade anche durante il ciclo mestruale. Così facendo svolgono un ruolo importante sull’apprendimento e sulla memoria: l’ippocampo, l’area cerebrale implicata nei processi mnemonici, contiene infatti dei recettori per gli estrogeni.
Che gli estrogeni fossero i principali responsabili degli sbalzi d’umore forse non è una novità, quello che invece non sapevamo è quanto questi ormoni fossero implicati anche in altri processi cerebrali e quanto siano importanti per il funzionamento cognitivo, soprattutto quello mnesico.
Se queste disfunzioni cognitive indotte dagli ormoni si presentano in forma lieve durante il periodo che precede la menopausa, in seguito è possibile che le difficoltà, soprattutto di memoria, aumentino, con la fine del processo di transizione e l’entrata ufficiale nella menopausa.
Quello che è stato scoperto, grazie alle numerose ricerche è che la percentuale delle donne che hanno difficoltà di memoria durante la perimenopausa, aumenta poi durante la menopausa, ufficializzando la correlazione tra la menopausa e le difficoltà mnemoniche che alcune donne possono riscontrare durante questo periodo. Quindi sì, la perdita di memoria è sicuramente da annoverare tra i caratteristici sintomi della menopausa, al pari di quelli più comuni e riconosciuti, come le vampate di calore.
Le modificazioni ormonali della menopausa coinvolgono il corpo e la mente, in modo totalizzante, per questo è davvero importante che una donna sia consapevole di quello che le accadrà, per affrontare questo cambiamento con positività.
Come già ribadito, non sono solo i cambiamenti fisici a incidere sulla persona, anzi, in questa delicata fase gli altri fattori da considerare per migliorare la qualità della vita sono soprattutto quelli psicologici e sociali. La menopausa può rappresentare un momento di positività e di crescita personale, se la donna che lo vive è adeguatamente informata e supportata.
Cosa fare? È necessario innanzitutto allontanare i pregiudizi negativi associati a questo periodo della vita, per poi trovare un nuovo equilibrio, una nuova stabilità, caratterizzata da benessere fisico e psicologico.
La menopausa rappresenta una fase della vita ricca di cambiamenti e novità, insieme alla mente e al corpo, cambia anche la concezione di benessere e il ruolo sociale. L’informazione è il necessario punto di partenza per capire quali sono le nuove necessità, e qualora non riusciste a individuarle o a vivere bene questo cambiamento, ci sono diversi centri specializzati che offrono la possibilità di svolgere controlli medici e ginecologici, e di ricevere informazioni circa i fattori di rischio e le particolarità della menopausa. È necessario essere pronti a cavalcare l’onda di questo cambiamento, capire quali sono i nuovi bisogni, e imparare a soddisfarli.
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