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Bimbi nel lettone? Scegliete la nanna sicura

Il tema della nanna nel lettone scalda sempre gli animi: lettone sì o lettone no? Le correnti di pensiero in tema di co-sleeping sono diverse, ma ciò che è importante è prendere le proprie decisioni tenendo sempre presente la sicurezza.

Se è vero che la scelta educativa e relazionale di far dormire il bambino nel lettone spetta alla famiglia, è altrettanto vero che per farla occorrono le informazioni giuste. Conoscere le regole basilari di sicurezza è importante, specialmente quando si ha a che fare con un neonato.

L’argomento nanna sicura è quasi sempre trattato anche ai corsi preparto, la sicurezza del sonno è fondamentale per scongiurare il rischio di una sindrome, nota come SIDS –  Sudden Infant Death Syndrome – o sindrome della morte in culla. Si tratta di un’evenienza rarissima, che non deve far allarmare le neo mamme, ma che è bene conoscere. Al momento, infatti, non sono del tutto note le effettive cause che possono portare a quella che in Italia è erroneamente chiamata “morte bianca”. Si conoscono, però, i fattori di rischio e gran parte di questi possono essere controllati.

Ecco quali sono:

  • far dormire il neonato a pancia in giù
  • far dormire il neonato in materassi troppo morbidi o su cuscini
  • coprire troppo il neonato e tenere una temperatura non adeguata nella stanza
  • esposizione al fumo passivo o in gravidanza
  • nascita prematura
  • infezioni respiratorie
  • giovane età della madre

Gli accorgimenti che si possono prendere per una nanna sicura sono davvero semplici e dovremmo farli diventare regole per tutti i bimbi, un po’ come abbiamo imparato ormai con la sicurezza in auto, tra seggiolini e cinture giuste.

La regola numero uno è semplice: il bambino deve dormire necessariamente poggiando sulla schiena, quindi a pancia in su. Il neonato non va mai collocato a pancia in giù e neppure di lato, per via dell’anatomia del collo e per garantirgli una respirazione corretta. Non c’è differenza tra il sonno notturno e quello diurno: che sia per la notte o per il sonnellino del pomeriggio, quindi, il bambino deve riposare sempre sulla schiena.

Il ciuccio in sé non è un elemento utile a prevenire la SIDS, ma più in generale lo è la suzione. Il neonato stimolato a succhiare, infatti, è invitato ad attivarsi durante il sonno. Quello che si vuole combattere è proprio il sonno estremamente profondo; è come se il bambino appena nato, in qualche modo, dimenticasse di respirare.

Se non allattate al seno, è buona regola quindi proporre il ciuccio durante il sonno; se allattate al seno, invece, non negatelo durante la notte, quindi. Questo secondo suggerimento richiede una precisazione: se il bimbo prende regolarmente peso e dorme sereno anche 4 o 5 ore non c’è bisogno di svegliarlo, specialmente se così è stato indicato dal pediatra. Quella della suzione, infatti, non è l’unica regola buona da seguire.

Per un eccesso di protezione tendiamo spesso a coprire troppo i bambini, ma i neonati hanno una scarsa capacità di termoregolarsi e si surriscaldano facilmente. Questi colpi di calore non fanno certo bene e inducono il piccolo a un sonno molto profondo. I bimbi vanno coperti, ma non con coperte, plaid e altri strati di stoffa: meglio usare quello che è chiamato sacco-nanna, che tiene caldi i piedini e il corpo, ma lascia scoperte le braccia e la testa. Questo oggetto è molto utile, perché evita anche il bimbo si porti le coperte sul viso, coprendosi pericolosamente naso e bocca. Ricorda che la temperatura ideale della stanza è tra i 18 e i 20 gradi.

I lettini dei neonati sono spesso invasi da pupazzi, giochi vari, coperte pelose e cuscini imbottiti, tutti oggetti che in realtà non ci devono essere. I genitori lo fanno in buona fede, con la speranza che rassicurino il bimbo e gli tengano compagnia, ma questi possono costituire un pericolo. Meglio optare piuttosto per una giostrina da appendere sopra la culla o usare un carillon che lo tranquillizzi con un suono familiare. Persino i paracolpi sono un rischio, perché se esagerati, impediscono il corretto passaggio dell’aria nella culla, creando un ambiente troppo caldo oppure aggiungendo un qualcosa sul quale, appoggiandosi, il neonato potrebbe tapparsi naso e bocca. Attenzione poi a quelli che vengono proposti come riduttori, dei nidi morbidi da mettere per esempio nel lettone tra i genitori ma che sono estremamente sconsigliati, perché il bambino dovrebbe dormire su un piano quasi rigido. In questi riduttori, infatti, se sono particolarmente soffici, il neonato potrebbe affossare e il mento si avvicinerebbe troppo allo sterno, impedendogli di respirare bene.

Il fumo è annoverato tra i fattori di rischio per la SIDS: non solo come fumo passivo, ma essere una madre fumatrice durante la gravidanza sembra triplicare il rischio di morte in culla. Con il neonato, fate molta attenzione al fumo passivo, ma anche a quello di seconda mano. Il fumo passivo è quando qualcuno fuma in presenza del bambino, all’interno della stessa stanza ed è assolutamente da evitare. Quello di seconda mano è quello per cui un forte fumatore, anche se si impegna a fumare sul balcone o fuori, ha impregnate le sostanze nocive del fumo sugli indumenti, che possono essere assorbite dal bambino quando ci viene a contatto. Come evitare questo problema? Il suggerimento è sicuramente quello di evitare di fumare in presenza del neonato, mentre per il fumo di seconda mano sarebbe bene invitare il genitore fumatore a cambiarsi appena rientra in casa, un gesto che andrebbe fatto sempre e che costituisce una buona regola di igiene anche per non portare in questo ambiente chiuso microbi, polvere, inquinamento.

Le regole per la nanna sicura sono appunto molto semplici e di facile applicazione: seguile scrupolosamente per salvaguardare il tuo bimbo e il suo sonno.

Eleonora

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