Con la prima mestruazione inizia una nuova fase della vita: la tua bambina comincia a trasformarsi, a diventare una piccola donna e i cambiamenti si fanno repentini. Benché oggi le ragazzine ne parlino senza apparente pudore tra loro, a differenza di ciò che magari accadeva a te e alle tue amiche qualche tempo fa, non è detto che non abbiano bisogno del supporto della loro mamma. Ma come offrirglielo? Come non risultare noiosa e assillante, inutilmente preoccupata e preoccupante?
Ecco qualche consiglio di buon senso per tante mamme che come te hanno figli che si stanno affacciando al mondo dei “grandi”.
È chiaro che occorre andare per gradi, iniziando però presto – ad esempio alla comparsa dei primi peli pubici, della pelle e dei capelli che si fanno più grassi, dell’odore di sudore che si fa più acre fino allo sviluppo del bottone mammario – ad affrontare l’argomento, una situazione per volta, via via che si potrebbe presentare.
Il primo scoglio è sicuramente quello dell’arrivo della prima mestruazione. Il termine medico è “menarca” e fa un po’ impressione perché sembra quasi una malattia. Invece, altro non è che quel momento che, da sempre, segna l’uscita definitiva dall’infanzia.
L’età media dell’insorgenza della prima mestruazione è intorno ai 13 anni, ma non mancano casi di pubertà precoce e di bambine che hanno il primo ciclo intorno ai 9-10 anni. Questo può accadere principalmente per via di una predisposizione familiare, cioè è più facile che la pubertà anticipi se ci sono dei precedenti casi in famiglia. Altre condizioni che possono contribuire sono, ad esempio, i chili di troppo: il tessuto adiposo di una bambina sovrappeso produce un ormone, la leptina, che è uno dei fattori importanti nel dare il via alla maturazione sessuale.
Ma torniamo alla tua bambina. Anche lei non vede l’ora di “diventare signorina”? È comprensibile: i giovanissimi vogliono essere omologati ai coetanei, vivere le stesse esperienze. Una ragazzina che si sviluppa più tardi delle sue amiche ne soffre, si sente fuori luogo. Se questo sta capitando anche a tua figlia, prova a consolarla ponendo l’attenzione su alcuni aspetti concreti del ciclo:
Il tutto ovviamente senza drammatizzare, sottolineando come ogni esperienza sia individuale e ogni ciclo mestruale, così come ogni percorso di crescita fisico ed emotivo, possa essere diverso.
Non a caso, il disagio che lei prova nel non avere le mestruazioni è equivalente a quello delle sue compagne più precoci: brufoli, capelli più grassi, il seno grande troppo presto ecc. Ebbene, una mamma deve essere sempre pronta ad essere un punto di riferimento, anche in tal caso: è tutto normale e naturale, e questo è solo un periodo di passaggio… Ben presto il decolleté diventerà un simbolo di bellezza e l’acne scomparirà!
L’importante è far capire a tua figlia che c’è comprensione, che ci sei già passata anche tu e che è stata dura, ma poi tutto è svanito in una bolla di sapone.
L’ansia del primo ciclo per una ragazzina è doppia: da una parte c’è il desiderio che arrivi (magari senza nemmeno sapere cosa sono e a cosa servono le mestruazioni), dall’altra c’è la paura che questo accada in un momento inopportuno, magari a scuola, con il rischio di sporcarsi. Come puoi affrontare la questione? Puoi dotare tua figlia di una borsetta con dentro una mutandina di ricambio e un assorbente, da mettere nello zaino e portare sempre con sé. Questa idea potrebbe tranquillizzarla e potrebbe permetterti di fare con lei due chiacchiere sul tema, senza noiose argomentazioni, facendole capire che qualunque domanda abbia voglia di farti, tu sei lì a rispondere.
L’occasione è ghiotta anche per iniziare a parlare di un’igiene intima e personale più approfondita: con il ciclo mestruale – ma anche qualche tempo prima che questo arrivi – cambia l’odore del corpo e la doccia e il bidet devono diventare una costante imprescindibile anche per evitare situazioni imbarazzanti! Le puoi inoltre consigliare un buon deodorante compatibile con la sua pelle delicata. Anzi, ti diciamo di più: andate ad acquistarlo insieme, o al limite vai tu da sola. Sembra una sciocchezza ma non lo è: se non provvedi, rischi che la ragazzina in classe possa essere additata come “puzzolente”. Succede, è garantito.
Non devi dimenticare di spiegarle l’importanza di utilizzare l’assorbente giusto nel modo giusto. Anche in questo caso, andate a comprarli insieme, orientandovi su un materiale preferibilmente naturale come il cotone, perfettamente compatibile con il pH della pelle, ipoallergenico e rispettoso delle mucose.
Ogni quanto va cambiato l’assorbente? Spesso, sia per evitare irritazioni e infezioni sia la fuoriuscita di sangue e cattivi odori. Devi istruirla anche su questo e devi sottolinearle anche che le perdite non sono dovute alla forza di gravità se sta in piedi: ci sono anche la notte quando dorme e l’assorbente in questo caso dovrà essere diverso da quello del giorno, più lungo e più spesso.
Talvolta le ansie di una mamma sono eccessive: il ciclo salta, sarà normale? Il sangue è troppo scuro, troppo chiaro, è poco, le mestruazioni durano troppi giorni, il mal di pancia è eccessivo, come farà con la piscina o al mare nei giorni del flusso? Sono discorsi che tra mamme, più che tra ragazzine, si fanno: la paura che qualcosa possa andare storto è sempre tanta. È utile non trasferire su tua figlia questi timori, anche ricordando che ci vuole tempo affinché il ciclo mestruale si stabilizzi e chiedendo all’occorrenza consiglio al medico di famiglia: per i sintomi della sindrome premestruale, ad esempio, esistono delle soluzioni!
Difficilmente una mamma riesce ad immaginare la propria bimba alle prese con la sessualità, che pure è una parte importante dell’adolescenza, un mondo tutto da scoprire; per questo è tanto ostico affrontare l’argomento. Devi sapere che, se non riesci a parlarne con tua figlia, rischi di creare un muro tra te e lei e di non riuscire a darle i consigli giusti.
Anche e soprattutto in tal caso è importante procedere con gradualità e, piano piano, affrontare tutte le questioni: compresa quella delle malattie sessualmente trasmissibili, che troppo spesso viene messa in secondo piano rispetto ad esempio al rischio di una gravidanza indesiderata.
Molte mamme “moderne” pensano che la questione sessualità sia risolvibile portando la figlia dal ginecologo e facendole prendere la pillola. Non basta! La pillola può evitare di rimanere incinta, ma per proteggersi da alcune malattie ancora molto diffuse e pericolose è necessario il preservativo.
È vero, l’idea di acquistare e utilizzare il profilattico crea imbarazzo agli adolescenti, ma è un qualcosa che va superato. Come? Il consiglio è quello di insegnare a tua figlia il rispetto per sé stessa e per il suo corpo, distinguere ciò che è lecito e giusto per lei e ciò che non lo è. Il tutto anche nell’ottica di un qualcosa che forse è ancor più spaventoso: le foto hot sui social, la violenza di un fidanzatino o di un gruppo, sia essa sessuale, fisica o verbale. La cronaca purtroppo offre molti spunti di dialogo al riguardo.
È dal rispetto verso se stessa come donna, che probabilmente può arrivare il miglior modo di affrontare la sessualità, nell’adolescenza come negli anni a venire.
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