A proposito di ciclo

Crampi mestruali: da cosa derivano e quali sono i rimedi più efficaci

Non conta l’età, il posto in cui vivi o la posizione sociale che occupi, i crampi mestruali non fanno selezione, coinvolgono tutte le donne

Una croce per tutte le donne, quel periodo in cui le pareti uterine si sfaldano e un mix di ormoni a cascata travolge anima e corpo in una settimana di balli, tempeste e mal di pancia. Non conta l’età, il posto in cui vivi o la posizione sociale che occupi: i crampi mestruali non fanno selezione e, anche se con intensità diverse, coinvolgono tutte le donne.

Crampi mestruali: le cause

Mal di schiena, sbalzi d’umore, spossatezza, crampi, nausea e altro ancora. Esistono diversi tipi di dolori mestruali e a volte possono diventare così fastidiosi da rendere impossibile qualsiasi attività, non a caso oggi la dismenorrea è una delle principali cause di assenza dal lavoro per le donne. 

Se per le giovanissime i crampi mestruali sono molto comuni, nella donna adulta possono invece essere un problema da non sottovalutare, possono causare infertilità e aumentare il rischio di gravidanze extrauterine. 

Ci sono due tipi di dismenorrea: primaria e secondaria.

Nella dismenorrea primaria i crampi non hanno una causa evidente. È molto frequente nelle adolescenti e poi, con il tempo, tende ad attenuarsi per scomparire completamente dopo la nascita del primo figlio. Nella dismenorrea secondaria, invece, i crampi possono essere sintomo di qualche anomalia interna, come l’endometriosi, la stenosi della cervice o un’altra alterazione dei genitali.

I dolori più comuni, ovviamente, sono quelli di tipo primario, dovuti alle contrazioni uterine che lavorano per espellere le cellule endometriali. Per aiutare questo processo di eliminazione, il corpo aumenta la produzione di prostaglandine, un ormone che sollecita le contrazioni della muscolatura dell’utero ma ne riduce anche l’ossigenazione e sono proprio queste due conseguenze a causare la dismenorrea primaria.

Solitamente i dolori mestruali della dismenorrea primaria iniziano poche ore prima dell’arrivo delle mestruazioni e durano per uno o due giorni, a differenza di quanto avviene con la dismenorrea secondaria i cui crampi e dolori sono presenti durante tutto il ciclo mestruale e, a volte, continuano anche nella fase follicolare (quella che segue la fine delle mestruazioni).

 Antinfiammatori per dolori mestruali

Per alleviare i classici sintomi da dismenorrea primaria il rimedio più semplice da adottare è assumere farmaci antinfiammatori non steroidei che limitino la produzione di prostaglandine.

Questi farmaci possono alleviare i dolori in una decina di minuti, l’importante è ricordarsi di non assumerli a stomaco vuoto, per evitare altri tipi di complicanze. 

A volte, per alleviare i sintomi più dolorosi e persistenti, alcuni medici consigliano di assumere la pillola anticoncezionale che, inibendo l’ovulazione e diminuendo il flusso mestruale, riesce anche ad attenuare i dolori dovuti alle mestruazioni. Questi effetti positivi della pillola sono associabili anche a qualsiasi altro anticoncezionale estroprogestinico, come i cerotti o la spirale medicata. Ovviamente, questa soluzione è sconsigliata alle donne che desiderano intraprendere una gravidanza.

Cosa mangiare per alleviare i crampi mestruali

Se i farmaci antinfiammatori possono essere una soluzione rapida ed efficace per combattere i crampi mestruali nel breve periodo, una buona dieta e uno stile di vita sano possono portare invece benefici a lungo termine per questo stesso tipo di problemi.

I cibi consigliati sono innanzitutto quelli che riescono a favorire il giusto funzionamento dell’organismo, quindi frutta, verdure e fibre. Da limitare invece il consumo di grassi animali, che possono rivelarsi pro-infiammatori e favorire l’insorgere di gonfiore e crampi addominali. Se consumati in eccesso possono anche portare a un aumento di peso, disturbi del ciclo e i rischi più generali per la salute, soprattutto sul piano cardiovascolare.

I cibi utili a limitare i dolori mestruali sono tutti quelli che contengono il triptofano, un aminoacido essenziale, precursore della serotonina che, essendo coinvolto nella regolazione dell’umore, si rivela utilissimo per la modulazione del nervosismo tipico del ciclo. Frutta secca e legumi sono molto ricchi di triptofano e l’ideale è che vengano associati ad alimenti ricchi di vitamina B come tuorlo d’uovo, broccoli, banane, avocado e semi di lino.

Anche la frutta secca è apprezzatissima nella “dieta da ciclo e dintorni”. Mandorle e nocciole forniscono l’apporto di magnesio, zinco e potassio, indispensabili per l’equilibrio dell’organismo e utilissimi per contrastare i disturbi tipici della dismenorrea.

Rimedi naturali contro i dolori mestruali

Tra i rimedi antinfiammatori naturali che possono alleviare i dolori mestruali e quelli premestruali, ci sono zenzero, curcuma e zafferano, ma anche camomilla e tisane rilassanti che possono rappresentare un vero toccasana per l’irritabilità e lo stress dovuti al calo degli estrogeni.

Attività fisica per alleviare i crampi mestruali

Lo sport è la miglior medicina. Concetto sempre adeguato a contesti in cui si parla di salute e ci si trova a disquisire su cosa è meglio fare per sentirsi bene e in salute. In fondo o in cima alla lista, non importa, lo sport compare sempre.

Anche nel caso in cui si cerchino soluzioni valide per contrastare i dolori mestruali, lo sport viene menzionato: l’attività fisica aiuta a mantenersi in forma, ad allentare tensione e stress e a contrastare i crampi tipici del periodo mestruale. Basta una passeggiata all’aria aperta o una rifocillante nuotata in mare per godere immediatamente dei benefici del movimento e soffrire meno durante i giorni del ciclo. Le endorfine che il corpo produce facendo sport migliorano il tono dell’umore ma non solo, i composti analgesici endogeni riducono anche la sensibilità al dolore.

sarah

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