Vivere la sessualità
Come raggiungere l’orgasmo in modi inaspettati
L'orgasmo può verificarsi in modo imprevedibile, accidentale e casuale, anche in contesti che non hanno nulla a che vedere con il sesso.
Ah l’orgasmo femminile. Questa bellissimo e misterioso sconosciuto. Molti ne parlano, ma non tutti hanno avuto il piacere di conoscerlo. “Molto piacere” direbbe lui, “Come sono felice di averla finalmente conosciuta, peccato non esserci incontrati prima” risponderebbero non poche di noi. Oppure potrebbe andare così “sicuro di non esserci già incontrati?” o ancora “Mi sembra di averla già vista, ma non ricordo quando”. Tra credenze erronee, poca confidenza e conoscenza del proprio corpo, problemi relazionali e di comunicazione, pregiudizi, insufficiente educazione sessuale e motivazioni esclusivamente fisiologiche raggiungere l’orgasmo per noi donne può diventare davvero complesso. Ma per nessuna è impossibile. Anzi, ti sorprenderà sapere che alcune volte che non serve neanche impegnarsi così tanto per trovarlo perché può sorprenderti arrivando in modi davvero inaspettati
Che cos’è un orgasmo?
Il termine orgasmo deriva dal greco orgasmòs, che letteralmente significa “essere in preda al desiderio”. Per alcuni anche conosciuto come Acme, Climax o petit mort (piccola morte) alla francese. In qualunque modo lo si voglia definire, era, è e continuerà ad essere il momento di massima eccitazione sessuale. Il picco di una sensazione di intenso piacere fisico e mentale, che ci consente di rilasciare la tensione erotica accumulata lasciandoci addosso una sensazione di benessere e soddisfazione. Tutta opera del nostro sistema nervoso centrale che, quando viene adeguatamente stimolato e stuzzicato, fisicamente e non dimentichiamoci anche mentalmente, risponde generando una serie di reazioni neuro-muscolari. Così il nostro battito accelera, la respirazione cambia e nel momento di massimo piacere ecco le contrazioni perivaginali, che spesso sono accompagnate da contrazioni uterine e anali, da spasmi delle dita di mani e piedi, e in alcuni casi da eiaculazione. Si tratta di un’esperienza estremamente soggettiva, che non è e non deve essere uguale per tutte noi: ad esempio, mentre alcune donne prima di avere l’orgasmo respirano più velocemente, altre invece potrebbero andare in apnea, alcune di noi potrebbero avere un’eiaculazione, altre no. C’è chi ride, chi piange, chi ansima oppure chi non fa niente quello che abbiamo appena detto. Tutto questo in media nel giro di 20 secondi. Ma non è finita qui. Se la stimolazione continua, potrebbe dare il via di nuovo a tutto l’ambaradan. Noi donne abbiamo infatti la capacità di sperimentare orgasmi multipli e quindi di avere più orgasmi in successione nel corso dello stesso rapporto.
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Come raggiungere un orgasmo
Secondo il modello elaborato da William H. Masters e Virginia E. all’inizio degli anni 60, considerato per molti anni una “guida su come provocare un orgasmo femminile” pratica e semplice, il viaggio per raggiungere l’orgasmo prevedere 4 tappe fondamentali. 5 se contiamo la fase del desiderio, aggiunta successivamente da Kaplan.
L’eccitazione
Una prima fase fondamentale per stuzzicare il nostro sistema nervoso con stimoli fisici, che provengono dalle aree erogene sia genitali come il clitoride, la vagina, ma anche la zona uretrale e anale, sia extra-genitali come il seno, le labbra, le orecchie e il collo. Si tratta di zone particolarmente sensibili del nostro corpo, che non sono uguali per tutte noi perché molto soggettive. Anche gli stimoli mentali giocano un ruolo fondamentale: pensieri, fantasie erotiche e tutto quello che può suscitare in noi una certa eccitazione. Durante questa fase, il nostro corpo inizia a prepararsi al “grande momento”: il clitoride si gonfia, i capezzoli si inturgidiscono e la vagina produce un liquido lubrificante naturale. E tramite la stimolazione clitoridea iniziano ad arrivare le prime sensazioni piacevoli.
Il plateau
La tensione prodotta dallo stimolo sessuale continua ad aumentare fino ad arrivare al culmine dando successivamente origine all’orgasmo. A meno che la stimolazione non si interrompa prima. In questo caso arriveremo direttamente alla fase conclusiva, senza passare dalla tappa “orgasmo”.
L'orgasmo
Ed eccoci arrivate al momento di massimo piacere. Si sente spesso dire che la donna può avere due tipi di orgasmo: l’orgasmo vaginale, considerato l’orgasmo di SERIE A più completo e maturo, raggiunto tramite la penetrazione, e l’orgasmo clitorideo, un orgasmo di SERIE B, raggiunto tramite la sola stimolazione del clitoride. Mannaggia a Freud che ci ha convinte che il “vero” piacere si potesse provare solo con la penetrazione. Ma non è così. Anzi, la sola stimolazione vaginale solitamente non produce una reazione orgasmica. La verità è che non esistono orgasmi di SERIE A o SERIE B, ma un solo tipo di orgasmo che coinvolge tanto il clitoride quanto la vagina. Tutto parte dal clitoride con la stimolazione e sono sempre le sue terminazioni, che si trovano sia dentro che intorno alla vagina, che producono delle contrazioni vaginali. E no, la stimolazione del clitoride non avviene solo attraverso la penetrazione. Esistono diversi modi in cui questo può avvenire.
La risoluzione
Una volta raggiunto l’apice e scaricata la tensione sessuale accumulata, il nostro organismo ritorna in una situazione di riposo: il battito cardiaco diminuisce, ritorniamo a respirare normalmente e i muscoli si rilassano. Dell’orgasmo appena provato ci rimane una sensazione di benessere, soddisfazione e probabilmente anche un leggero torpore.
Come avere un orgasmo in modi inaspettati
Abbiamo appena detto che esiste un unico tipo di orgasmo. Si è vero, se parliamo di orgasmi sessuali. Ma chi ha detto che gli orgasmi debbano essere per forza sessuali? Mai sentito parlare degli orgasmi inaspettati? Si verificano in modo imprevedibile, accidentale e casuale, in situazioni e contesti che non hanno nulla a che vedere con il sesso o con l’erotismo in generale. L’orgasmo è un fenomeno complesso che può originare da diversi stimoli fisici, mentali ed emotivi che è possibile “scatenare” anche attraverso stimolazioni di tipo non sessuale. Così come il desiderio e l’eccitamento, le prime due tappe della strada verso l’orgasmo, non per forza devono sempre assumere un’accezione erotica. Facciamo alcuni esempi.
Orgasmo notturno o eccitazione spontaneo notturna
Si verifica nelle fasi del sonno REM e in genere non se ne ha consapevolezza, a meno che l’eccitazione non sia talmente intensa da svegliarci. L’orgasmo durante il sonno potrebbe essere scatenato da diversi fattori come sogni erotici, la posizione a pancia in giù che facilita lo strofinamento del clitoride, fantasie che si hanno prima di addormentarsi o stress.
Coregasm
L’orgasmo che si può provare durante l’allenamento quando vengono involontariamente sollecitati i muscoli pelvici. In questo caso l’orgasmo è prodotto da un mix di reazioni scatenate dall’allenamento come l’aumento del flusso sanguigno nell’area pelvica, la tensione muscolare nell’area del bacino e le endorfine rilasciate dal nostro organismo che innescano una sensazione di benessere. Non esiste uno schema di allenamento predefinito per poterlo provare, ma una serie di esercizi hanno sicuramente un effetto stimolante come il sollevamento pesi, il cardio ed esercizi addominali. Ma alcune donne affermano di aver avuto un orgasmo anche mentre facevano cyclette, danza, pattinaggio o nuoto.
Allattamento al seno e orgasmo
I capezzoli sono una delle zone erogene del nostro corpo più sensibili. Non è poi così assurdo che la stimolazione del capezzolo tramite la suzione (quando non dolorosa), combinata con l’ossitocina rilasciata durante l’allattamento (lo stesso ormone rilasciato durante l’orgasmo) possa causare un’eccitazione sessuale involontaria.
E a questo punto ci viene da pensare: tutta sta fatica per raggiungere l’orgasmo sessuale, e poi questo mi si presenta così magari anche in un momento non proprio così opportuno? Ebbene sì. “Felice di conoscerla” direbbe lui. “Sarebbe stato meglio conoscerci in altre circostanze” risponderebbero molte di noi.
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