Più o menopausa
Perimenopausa, tutto quello che c’è da sapere
Perimenopausa e premenopausa spesso sono termini usati in maniera intercambiabile, ma è importante sapere che quello corretto è il primo. In questo articolo approfondiremo appunto i concetti di perimenopausa e, in particolare, i sintomi e alcuni rimedi per aiutare a gestirli.
Perimenopausa e premenopausa spesso sono termini usati in maniera intercambiabile, ma è importante sapere che quello corretto è il primo. In questo articolo approfondiremo appunto i concetti di perimenopausa e, in particolare, i sintomi e alcuni rimedi per aiutare a gestirli.
Perimenopausa: di cosa si tratta?
Il termine perimenopausa vuol dire alla lettera “intorno alla menopausa“, tuttavia l’applicazione corretta si riferisce agli anni antecedenti la menopausa, quando i livelli ormonali sono in fase di cambiamento, ma ci sono ancora le mestruazioni, seppur irregolari.
La menopausa coincide invece con il momento in cui le ovaie smettono di produrre estrogeni e altri ormoni sessuali. Sarà il ginecologo a confermarla dopo un’assenza del ciclo mestruale per 12 mesi consecutivi.
I cambiamenti che conducono verso la menopausa sono lenti e graduali: i livelli degli estrogeni iniziano a fluttuare e cominciano le prime interruzioni del ciclo mestruale. È proprio questa la fase che coincide con la perimenopausa; alcune donne non la sperimentano nemmeno ed entrano direttamente in menopausa.
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Perimenopausa: quando comincia?
Non è possibile individuare il momento esatto in cui la perimenopausa comincia; per la maggior parte delle donne il momento in cui il ciclo diviene meno regolare si assesta intorno ai 45 anni. Questa fase può durare all’incirca tra i 2 e gli 8 anni, le ovaie iniziano a ridurre la quantità di estrogeni prodotti e il ciclo mestruale diventa sempre più ballerino, fino a stopparsi definitivamente. Dopo un’assenza del ciclo mestruale prolungata per almeno 12 mesi, si entra appunto in menopausa.
Durante la perimenopausa una donna può manifestare:
- un ciclo mestruale più lungo o più corto;
- assenza di mestruazioni;
- flusso mestruale più leggero o più intenso rispetto al solito;
- vampate di calore;
- sudori notturni;
- problemi a dormire;
- cambiamenti di umore, episodi di depressione o ansia
- secchezza vaginale
- stanchezza;
- indolenzimento al seno;
- perdite di urina.
Questi sintomi diventano più significativi via via che la menopausa si avvicina, ma ci sono anche donne che ne segnalano solo alcuni o addirittura nessuno.
I rimedi per gestire i sintomi della perimenopausa
I sintomi della perimenopausa possono causare disagio e complicare la quotidianità. Ci sono alcune accortezze che è possibile adottare per renderli più sopportabili; ecco le principali:
- contraccettivi orali a basso dosaggio per gestire le vampate di calore;
- attività fisica;
- riduzione dell’alcool;
- smettere di fumare;
- assunzione di più calcio;
- mantenere il pesoforma;
- andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, cercando di dormire almeno 8 ore a notte.
Qualora si riscontrasse anche un calo del desiderio e una difficoltà ad avere rapporti sessuali, è sempre consigliata una visita da uno specialista che possa consigliare una terapia e/o l’utilizzo di lubrificanti vaginali.
Si può rimanere incinta in perimenopausa?
La risposta è sì! Nonostante un drastico calo degli ormoni sessuali, durante la perimenopausa è possibile rimanere incinta. Per cui, nel caso si voglia evitare una gravidanza, è opportuno usare precauzioni.