A proposito di ciclo

Dieta e sindrome premestruale: quali sono le voglie e come gestirle

Giorni difficili quelli che precedono le mestruazioni, durante i quali molte donne hanno a che fare con la sindrome premestruale.

Giorni difficili quelli che precedono le mestruazioni, durante i quali molte donne hanno a che fare con la sindrome premestruale. Per alleviare i sintomi, fisici e psicologici, dovuti agli sbalzi ormonali, è consigliabile eliminare alcuni cibi e integrarne altri: vediamo quali

Sindrome premestruale: quali sono i sintomi

Voglia di cioccolata? Sì, potrebbe indicare che stanno arrivando le mestruazioni. Gonfiore: altra avvisaglia.
Questi due indizi, insieme al classico nervosismo, sono solo i più stereotipati tra i sintomi che accompagnano la sindrome premestruale.

Sono molte le donne che prima del ciclo hanno a che fare con una sindrome premestruale acuta, che può manifestarsi con vari sintomi causati dagli sbalzi ormonali che precedono le mestruazioni.

Gonfiore addominale, gambe pesanti, sbalzi d’umore, irritabilità, ansia e tensione sono i segnali con cui molte donne hanno a che fare una volta al mese, durante la fase premestruale. Come se non bastasse, possono peggiorare andando avanti con l’età e anche dopo la gravidanza.

La sindrome premestruale è un problema che riguarda quasi tutte le donne, anche se in misura diversa. Sicuramente non deve dunque essere sottovalutata, anzi: spesso può avere un’influenza davvero negativa sulle normali abitudini di vita, soprattutto quelle alimentari.

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Sindrome premestruale: cosa mangiare

Per ridurre l’intensità dei sintomi e alleviare il malessere dovuto alla sindrome premestruale, ci sono molte accortezze che è possibile mettere in pratica. Seguire una dieta ad hoc per questi giorni delicati può davvero fare la differenza sul proprio stato fisico e mentale, riducendo drasticamente l’intensità dei disturbi.

Esiste una vera e propria lista di cibi che possono essere di grande aiuto per alleviare i dolori, le tensioni muscolari e combattere il nervosismo.

Largo quindi agli alimenti ricchi di vitamina B6 e acido folico: verdure, in particolare quelle a foglia verde, che favoriscono il rilassamento muscolare, soprattutto nella parte addominale.
Per conciliare il riposo sono consigliatissimi gli alimenti ricchi di magnesio, come cacao e semi di zucca, davvero utili soprattutto se durante i giorni del ciclo mestruale ci si sente molto stanche.

Esistono anche alcuni elementi, definiti lignani, che aiutano a equilibrare i livelli ormonali, sottraendo parte degli ormoni in eccesso. È importante anche mantenere un buon equilibrio idro-salino, bevendo molto e assumendo frutta, per eliminare più facilmente i liquidi che, durante questa fase del ciclo, tendono ad accumularsi.

È stato dimostrato che anche i cibi ricchi di minerali aiutano a combattere i sintomi della sindrome premestruale: soia, fichi, mais, mele, noci, mandorle, pesce e gemme di grano.

Oltre a minerali quali il magnesio e il calcio, anche il triptofano rappresenta un ottimo alleato in questa fase del ciclo e lo si trova soprattutto nei cereali integrali e nei legumi.
Sono alleati preziosi anche patate, ricotta, semi di sesamo, semi di zucca, riso, noci, cacao e cioccolato fondente – da preferire a quello al latte, troppo ricco di zuccheri -. Tutti questi cibi aumentano la serotonina in circolo, che aiuta a controllare gli sbalzi d’umore.
In ultimo, ma non meno importante, può essere d’aiuto anche assumere cibi ricchi di Omega 3, come semi di lino e pesce azzurro, utili ad alleviare crampi e contrazioni uterine.

Sindrome premestruale: cosa non mangiare

Al bando tutto il cibo spazzatura: sembra che aiuti, ma non è così. Se si soffre di sindrome premestruale è importante seguire una dieta povera di grassi, soprattutto animali.

Per prevenire i noiosi disturbi pre-ciclo, vi sonopoi diversi alimenti da tenere lontano. Nella settimana che precede le mestruazioni, una dieta a basso contenuto di sale aiuta a prevenire gonfiore e ritenzione idrica, che sono tra i sintomi più fastidiosi e ci fanno spesso sentire a disagio con il nostro corpo. Alla larga quindi da salumi, insaccati, formaggi, carne affumicata e cibi troppo raffinati, come pane, pizza e biscotti. Tutti alimenti che possono rallentare il sistema linfatico, sovraccaricandolo con l’entrata in circolo di grassi che possono “otturare” il drenaggio linfatico.

I livelli di serotonina devono rimanere alti, quindi è meglio limitare anche l’apporto di caffeina: meno caffè e più tisane. Non è esattamente la stessa cosa, ma vi sentirete meglio: l’eccessivo consumo di caffè abbassa i livelli di serotonina, ormone fondamentale per il benessere e la stabilità umorale.
Anche alcolici e superalcolici sarebbero da bandire: favoriscono infatti la disidratazione, quindi anche il gonfiore, soprattutto se consumati in eccesso.

Un palliativo per sentirsi “coccolate” con qualcosa di goloso? Cioccolato fondente. Se non consumato in quantità eccessive, aiuta a soddisfare la voglia di zuccheri e ha un effetto calmante grazie alla presenza del magnesio.

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