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Assunzione dell’acido folico insieme alla pillola: nessuna controindicazione
Acido folico e pillola anticoncezionale: un abbinamento meno insolito di quanto si pensi e prezioso a qualunque età. Ecco perché.

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L’acido folico è una sostanza nutriente particolarmente preziosa per le donne. Se ne parla di solito in relazione al concepimento e alla gravidanza, giustamente, ma la sua integrazione è utile anche in altri casi, come quando si assume la pillola anticoncezionale.
Al riguardo le domande sono molte:
“L’acido folico può interagire negativamente con la pillola anticoncezionale rendendola meno efficace?”
“Se l’acido folico si usa in gravidanza per proteggere il bambino da pericolose malformazioni, perché mai bisognerebbe abbinarlo alla pillola?”
“Perché e quando assumerlo in gravidanza?”
“Quanto se ne deve assumere ogni giorno?”
Cos’è l’acido folico
L’acido folico è la forma di sintesi del folato, conosciuto anche come vitamina B9. I folati si trovano in numerosi alimenti, essenzialmente nelle verdure a foglia verde come gli spinaci, ma anche nei broccoli, nei legumi, negli asparagi, nelle fragole e nelle arance. È una sostanza essenziale per lo sviluppo delle cellule, specie di quei tessuti soggetti a continuo rinnovamento come il sangue e la pelle o l’embrione al momento del concepimento.
Come e quanto assumerne ogni giorno?
La dose giornaliera raccomandata di folati è in media di 400 microgrammi (ovvero 0,4 milligrammi). L’integratore di acido folico, se assunto da solo, viene assorbito in modo totale dall’organismo, al 100%. Se preso invece attraverso il cibo, il folato viene assorbito per il 50%; altra cosa da sapere è che, quando gli alimenti sono cotti, si disperde quasi totalmente in quanto questa vitamina si degrada con il caldo e la luce.
Anche se assunto in eccesso, non ha effetti collaterali perché viene spontaneamente eliminato con le urine.
Per le donne in età fertile i dosaggi consigliati sono più alti, 0,5-0,8 mg al giorno, perché devono presupporre il fabbisogno maggiore dell’organismo in caso di gravidanza.
Acido folico e gravidanza, perché è importante
Una carenza di folati nel sangue materno al momento del concepimento e nelle prime settimane di gravidanza aumenta il rischio di numerose malformazioni nel feto. Con l’integrazione di acido folico si riduce il rischio di spina bifida del 70%. Attenzione però, perché questa parte dell’organismo si sviluppa precocemente, in genere prima che una donna abbia la certezza della gravidanza. È per questo motivo che, se si desidera avere un figlio, occorre iniziare ad assumerlo già 3 mesi prima del tentativo del concepimento.
Acido folico e pillola anticoncezionale
Il discorso non cambia se si assume la pillola anticoncezionale per evitare gravidanze: nel momento in cui la si sospende si può rimanere incinta e questo significa poter essere carenti di folati. Senza contare che gli estroprogestinici (ovvero le pillole più comuni) possono ridurre l’assorbimento di folati da parte dell’organismo.
L’acido folico si utilizza anche per abbassare gli alti livelli di omocisteina nel sangue (importante fattore di rischio cardiovascolare) e per combattere particolari forme di anemia. Tale integrazione può dunque essere particolarmente preziosa a prescindere da un’eventuale gravidanza e in tutte le donne che assumono la pillola.
La domanda più comune in questo caso è: “l’acido folico può ridurre l’efficacia del contraccettivo orale?”. La risposta è NO. Non ci sono controindicazioni, anzi è consigliato perché serve a mantenere stabili i livelli di folati nel sangue che altrimenti sarebbero assorbiti in modo minore.
Per stare al meglio

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