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Premenopausa: le terapie che aiutano a stare meglio

Durante la premenopausa in genere non sono necessarie soluzioni farmacologiche. E' meglio comunque fissare un appuntamento dal ginecologo in modo da sciogliere ogni dubbio.

4 Luglio 2018

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Una donna in premenopausa non è una donna malata. E’ semplicemente una donna che si sta preparando a una fase della vita molto delicata ma non per questo priva di stimoli, cioè quella dell’arresto delle mestruazioni. Parlare con il ginecologo su come affrontare questo periodo può essere una buona idea. Lo specialista potrà consigliare eventuali terapie mediche ma anche accorgimenti non farmacologici che aiutano a stare meglio.

La contraccezione in premenopausa

Nonostante la riduzione della fertilità, la donna sessualmente attiva necessita ugualmente di contraccezione.

La pillola contraccettiva, una combinazione di estrogeni e progestinici, è potenzialmente la scelta migliore per la donna sana, non fumatrice, anche per i suoi effetti benefici non contraccettivi. Infatti riduce la comparsa di cisti ovariche funzionali, dà un buon controllo del ciclo mestruale e ha un effetto protettivo nei confronti del tumore dell’ovaio, dell’iperplasia e del tumore dell’endometrio. L’uso a lungo termine nella donna non-fumatrice non aumenta significativamente il rischio cardiovascolare e del tumore della mammella.

Il solo progestinico, assunto ciclicamente per almeno 12 giorni al mese, è il farmaco più frequentemente prescritto per il controllo del ciclo mestruale e per la cura dell’ispessimento endometriale.

La spirale medicata al progesterone può essere una alternativa per il duplice effetto contraccettivo e di controllo del ciclo mestruale, con minimi effetti sistemici.

La terapia ormonale sostitutiva può essere proposta prima della menopausa conclamata a quelle donne che non abbiano esigenze contraccettive e nei casi di oligomenorrea o lunghi periodi di amenorrea, in cui coesista la sintomatologia vasomotoria.

Come spegnere le vampate di calore

Vampate di calore e crisi di sudorazione sono i disturbi più comuni. Possono comparire inaspettatamente anche in chi ha ancora il ciclo regolare. A causarli è la graduale riduzione degli ormoni estrogeni che fra le loro varie funzioni hanno anche quella di modulare alcune  attività nervose. A questa diminuzione degli ormoni il sistema nervoso centrale reagisce modificando alcune attività come per l’appunto il sistema di termoregolazione, con la comparsa di  vampate e crisi di sudorazione. Spesso inoltre sono associate a sbalzi di umore, insonnia e crisi d’ansia.

Che cosa fare? 

  • Preferire un abbigliamento di tessuto naturale come il cotone e vestirsi “a strati” in modo da potersi togliere un indumento al momento della vampata
  • Preferire le docce tiepide al posto dei bagni caldi in vasca
  • Utilizzare poche spezie piccanti e limitare il consumo di bevande e zuppe calde

Controllare le perdite in premenopausa

Tra un ciclo e l’altro si manifestano talvolta delle perdite di sangue. Sono legate all’alterazione del ciclo ormonale e in particolare a un’insufficienza della fase della seconda metà del ciclo, cioè della cosiddetta fase progestinica o postovulatoria.

Che cosa fare? Preferire salvaslip ipoallergici 100% puro cotone, sia internamente che esternamente, in modo da evitare che si scatenino problemi di irritazioni.

Stop alla secchezza vaginale

Iniziano infine a comparire i primi disturbi alla zona genitale. In pratica, si verifica un graduale assottigliamento delle pareti della vagina che diventano meno elastiche e una riduzione delle secrezioni. Le conseguenze? Una maggiore facilità alle infezioni, secchezza vaginale, irritazioni e un fastidioso prurito intimo. Tutto ciò fa sì inoltre che durante i rapporti sessuali si possa soffrire di dolori o avvertire comunque un senso di fastidio.

Che cosa fare?

  • Utilizzare per la detersione gli appositi prodotti per l’igiene intima a pH fisiologico che non provocano infiammazioni e irritazioni
  • Se c’è la tendenza a soffrire di vaginosi, infiammazioni e pruriti, usare un gel bioadesivo che contenga il complesso brevettato di polisaccaridi 2QR: blocca i batteri nocivi in modo naturale e sicuro, ottimizza la flora vaginale favorendo il sistema naturale di riparazione dei tessuti e migliora le condizioni della mucosa. Verificare sull’etichetta che nel prodotto non ci siano anestetici locali, cortisonici, antibiotici e profumi, per risolvere i disturbi senza effetti collaterali
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