A proposito di ciclo

Ciclo anovulatorio: quando e perché si può avere il ciclo senza ovulazione

Il ciclo anovulatorio è una condizione fisiologica in alcuni momenti della vita di una donna, ma quando questa disfunzione del ciclo mestruale è cronica può causare infertilità.

Secondo un’antica falsa credenza, una donna con il ciclo mestruale avrebbe sempre la possibilità di rimanere incinta. Ovviamente oggi sappiamo che non è così. Esistono diversi fattori che possono influenzare la fertilità di una donna. Può succedere, ad esempio, che nonostante la presenza delle mestruazioni, non si verifichi l’ovulazione. Questa disfunzione del ciclo mestruale, caratterizzata dall’assenza di ovulazione, prende il nome di ciclo anovulatorio ed è una delle cause più comuni d’infertilità. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Le fasi del ciclo mestruale

Partiamo dal principio: cos’è l’ovulazione e come funziona?

L’ovulazione è una delle 4 fasi del ciclo mestruale, ossia di quel periodo che va da una mestruazione a quella successiva e che, di norma, dura 28 giorni. Nell’arco dei 28 giorni di ciclo si susseguono 4 diverse fasi: la fase mestruale, la fase follicolare, la fase di ovulazione e la fase luteica. Ognuna di queste 4 fasi svolge una precisa funzione con l’obiettivo di preparare il corpo della donna ad accogliere un’eventuale gravidanza. L’ovulazione, in particolare, è il momento del ciclo mestruale in cui la donna raggiunge l’apice della fertilità e quindi potrebbe concepire. In questa fase l’ovaio rilascia un ovulo maturo (ovocita) che, dopo l’espulsione, viaggia attraverso la tuba di Falloppio e raggiunge l’utero per essere fecondato dagli spermatozoi. L’ovulazione si verifica generalmente intorno al 14° giorni di ciclo mestruale, ma la finestra fertile, ossia i giorni in cui è possibile che venga fecondato, può iniziare 4-5 giorni prima dell’ovulazione e terminare 1-2 giorni dopo. Al termine dell’ovulazione possono avvenire due cose: o il concepimento è avvenuto oppure l’ovulo non è stato fecondato. In questo secondo caso, livelli di estrogeni e progesterone si abbassano e l’endometrio, che si era ispessito per poter sostenere un eventuale gravidanza, si sfalda espellendo sangue, muco e tessuto attraverso il flusso mestruale. La fase mestruale, che ha inizio il primo giorno di mestruazioni, darà quindi il via all’inizio di un nuovo ciclo mestruale. Come dice la parola stessa, è un ciclo perché il tutto si ripete ogni mese, salvo “eccezioni”, dalla pubertà alla menopausa.

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Ciclo anovulatorio: cos’è

Si esatto, salvo “eccezioni” come nel caso dell’anovulazione. Il ciclo anovulatorio, o anovulazione, è una condizione che si verifica quando l’ovulazione non avviene e quindi non viene rilasciato alcun ovulo durante il ciclo mestruale. Si tratta di una condizione fisiologica in alcuni momenti della nostra vita, come la pubertà (nei primi due anni dopo il menarca, circa il 55-80% dei cicli è anovulatori), la gravidanza, l’allattamento e la premenopausa. Può essere una condizione transitoria in altri momenti, tanto che normalmente una donna può avere 2 o 3 cicli anovulatori durante l’anno, oppure una condizione cronica.

Ciclo anovulatorio: le cause

Noi l’abbiamo sintetizzata in 4 righe, ma l’ovulazione è un processo ben più complesso che coinvolge molti organi, ghiandole e ormoni. Questo significa che le cause potenziali del ciclo anovulatorio possono essere molteplici. Tra queste:

  • Sindrome dell’ovaio policistico;
  • Insufficienza ovarica precoce, una condizione che si verifica quando le ovaie cessano la propria attività prima dei 40 anni;
  • Disfunzioni dell’ipotalamo o dell’ipofisi, le ghiandole responsabili di produrre gli ormoni dell’ovulazione;
  • Amenorrea funzionale ipotalamica (AFI), che può essere causata da stress, eccessivo esercizio fisico e basso peso corporeo. L’AFI è una condizione molto frequente tra le donne che soffrono di disturbi alimentari;
  • Iperprolattinemia;
  • Obesità;
  • Disturbi della tiroide.

Ciclo anovulatorio: i sintomi

Innanzitutto, è importante ricordare che la presenza delle mestruazioni non deve ingannarci. È infatti possibile avere le “mestruazioni”, più propriamente un sanguinamento uterino anomalo, anche senza ovulare. Solitamente, il ciclo anovulatorio tende ad essere irregolare sia in termini di durata, il periodo tra una mestruazione e l’altra potrebbe essere più corto o più distanziato, sia in termini di flusso mestruale, in alcuni casi molto più abbondante del normale o al contrario molto più leggero. Oppure è possibile che le mestruazioni saltino del tutto per uno o più mesi (amenorrea). Un altro segnale dell’assenza di ovulazione potrebbe essere la mancanza o l’aspetto del muco cervicale, che non presenta la classica consistenza densa e filamentosa tipica del periodo di ovulazione. Inoltre, alcune donne potrebbero notare l’assenza di alcuni sintomi tipici della fase di ovulazione, come la tensione mammaria e il gonfiore addominale. Tuttavia, il sintomo principale che nella maggior parte dei casi spinge la donna a richiedere degli accertamenti è la difficoltà di concepimento. Si stima che circa il 35% dei casi di infertilità siano proprio causati da un ciclo anovulatorio.

Ciclo anovulatorio: come riconoscerlo

Non è sempre così semplice riconoscere la presenza dell’anovulazione, a meno che non stiate cercando una gravidanza e le difficoltà di concepimento non vi facciano scattare un campanello d’allarme. Abbiamo visto che l’irregolarità del ciclo mestruale è uno dei sintomi principali del ciclo anovulatorio. Quindi un calendario mestruale dove tenere traccia dei propri cicli mestruali può essere sicuramente d’aiuto. Calendario mestruale alla mano, potremo chiedere consiglio al nostro ginecologo che potrà confermare o meno il nostro sospetto con l’aiuto di alcuni esami, come ad esempio la rilevazione della temperatura basale, esami del sangue per la misurazione dei livelli di ormoni coinvolti nel ciclo mestruale (primo tra tutti il progesterone, ma non solo) o un’ecografia vaginale per verificare lo “stato” di utero e ovaie.

Ciclo anovulatorio: i rimedi

Il trattamento per l’anovulazione dipende dalla causa che l’ha provocata. In alcuni casi, basterà modificare il proprio stile di vita: ad esempio una migliore gestione dello stress, un cambio di alimentazione oppure una maggiore o minore attività fisica. In altri, sarà necessario intervenire con trattamenti farmacologici per trattare la patologia che causa il ciclo anovulatorio o modificare la terapia farmacologica sostituendo i farmaci che causano anovulazione. In altri ancora potrebbe rendersi necessario intervenire chirurgicamente.

Se i trattamenti consigliati non dovessero “funzionare” e il nostro sogno è quello di diventare madri, non demordiamo. Esistono altre possibilità.

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